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Bollettino n.1

Le risposte dei parlamentari, i passi successivi della campagna, come passare all'azione
10 luglio 2008 - Carlo Gubitosa

- PICCOLI PASSI, MA IN AVANTI

- La campagna continua a crescere, lentamente ma cresce, sia come adesioni che come visibilita'. Cercando su Google "Informazione pulita" (anche senza virgolette) il sito della campagna, che e' online da pochi mesi, e' in cima alla lista di risultati.

Ma c'e' bisogno di ognuno di noi per andare avanti: se non lo hai ancora fatto, puoi segnalare ad amici parenti e contatti internet che tra le loro letture telematiche possono inserire anche

http://www.giornalismi.info/ip

E valutare se aderire o meno alla campagna dopo averne letto le proposte e le ragioni.

Se hai un blog o un sito, qui puoi trovare banner e immagini da inserire sulla homepage per promuovere la campagna:

http://www.giornalismi.info/ip/articoli/art_942.html

- PER PASSARE AI FATTI

Se c'e' qualche avvocato o giurista in ascolto che puo' aiutarci a tradurre le richieste della nostra campagna in una proposta di legge, la sua collaborazione sarebbe molto gradita. Come compenso possiamo offrire i 3,75 euro (5 euro meno le trattenute di Paypal) che sono stati versati finora a sostegno della campagna.

Abbiamo gia' avuto riscontri positivi da alcuni parlamentari (i dettagli sono piu' avanti) e quindi c'e' la possibilita' che anche senza mobilitazioni di piazza in Parlamento si inizi a discutere anche delle nostre proposte per una informazione pulita.

- DUBBI E PERPLESSITA'


Alcune persone che hanno aderito alla campagna hanno manifestato alcuni dubbi in merito a punti specifici, pur aderendo all'iniziativa nel suo complesso.

Sul sito e' stata pubblicata una raccolta delle risposte alle domande piu' incisive e pertinenti, che si trova qui:

http://www.giornalismi.info/ip/indici/ind_190.html

Per altre domande, chiarimenti e suggerimenti si puo' utilizzare il modulo di contatti del sito:

http://www.giornalismi.info/ip/indici/ind_160.html

- PER DARE UNA MANO

C'e' un disperato bisogno di persone che partecipino attivamente alla promozione della campagna. Anche un'ora al mese e' sufficiente per collaborare, le tecnologie ci permettono di distribuire il carico di lavoro.

Chi e' disponibile a collaborare come promotore della campagna puo' inventarsi le forme piu' varie per sostenerla, come ad esempio:

###- Aggiornare il sito. (Basta richiedere un account per accedere al sistema di pubblicazione)

###- Organizzare iniziative locali di presentazione della campagna

###- Raccogliere adesioni di persone autorevoli o associazioni interessate a questi temi

###- Realizzare attivita' di comunicazione creativa (video su youtube da inserire sul sito, vignette, manifesti e altro ancora)

###- Animare il dibattito sul forum presente nel sito della campagna. (I forum sono stati invasi da un'ondata di spam, dopo aver cancellato i messaggi/monnnezza ora possono scrivere solo gli utenti registrati)

###- Organizzare le attivita' di chi si e' reso disponibile a collaborare come promotore della campagna. Questa prima edizione del bollettino l'ho scritta io, ma sarebbe molto meglio se fosse un gruppo di persone a suddividersi i compiti.

La campagna non ha un centro direzionale, ne' un gruppo di capi, e' una campagna fatta da cittadini liberi e uguali, e quindi ognuno puo' prendere le iniziative che ritiene piu' opportune per sostenere le tre riforme proposte nell'appello: liberta' di scelta dell'editore a cui andranno i soldi delle nostre tasse, accesso libero all'ordine dei giornalisti, elezioni libere dei capi della RAI senza pressioni dei partiti.

- COSA NE PENSANO IN PARLAMENTO

Non abbiamo la struttura necessaria a raccogliere le 50 mila firme richieste per un referendum popolare che porti in Parlamento le nostre proposte. Per questa ragione se vogliamo realizzare gli obiettivi della campagna c'e' bisogno di coinvolgere uno o piu' parlamentari sensibili a questi temi.

Finora sono stati contattati i parlamentari dell'Italia dei Valori, non per ragioni di orientamento politico, ma perche' e' l'unica formazione parlamentare che ha messo a disposizione dei moduli online per contattare direttamente deputati e senatori, e quindi avendo poco tempo a disposizione e' stato facile fare copia-incolla-click nel modulo di inserimento domande del sito IDV, anziche' andare in giro per la rete a caccia di email.

Alcune risposte sono state favorevoli, altre un po' meno. A sorpresa Pancho Pardi, uno dei piu' accaniti oppositori della concentrazione mediatica di Berlusconi, si e' dichiarato contrario a distribuire i soldi dell'editoria in base alle indicazioni dei cittadini perche' a suo dire ci sarebbe "una frammentazione inefficace del finanziamento".

Ma la frammentazione, o meglio la ripartizione dei fondi pubblici non e' proprio l'antidoto a quella concentrazione di fondi pubblici che oggi regala milioni di Euro a Ferrara per il suo foglietto di propaganda berlusconiana spillandoli anche dalle tasche di chi lo considera carta straccia?

Io continuo a pensare che far decidere ai cittadini come destinare i fondi per l'editoria avrebbe l'indubbia efficacia di sottrarre ai grandi gruppi editoriali il potere economico che oggi gli permette di condizionare pesantemente la vita culturale e informativa del paese.

Se la risposta di Pardi mi ha un po' sconfortato, quella di Antonio di Pietro e' stata invece molto incoraggiante:

"Gentile sig. Gubitosa,
ritengo la sua iniziativa molto interessante e i punti che compongono la sua campagna molto condivisibili. Sono in realtà molto simili a quelli dell'Idv nel settore della comunicazione".

Antonio di Pietro - IDV


Oltre a quelle di Pardi e Di PIetro, le risposte ricevute finora dai parlamentari si trovano qui:

http://www.giornalismi.info/ip/indici/ind_193.html

L'elenco dei parlamentari contattati finora si trova qui:

http://www.giornalismi.info/ip/articoli/art_1022.html

Se qualcuno vuole contattarne altri, tutte le istruzioni per farlo sono disponibili a questo indirizzo:

http://www.giornalismi.info/ip/articoli/art_1023.html

Sarebbe davvero magnifico se ogni persona che ha aderito alla campagna prendesse l'iniziativa di contattare i deputati e i senatori del proprio collegio elettorale.

- COME SPENDERE MEGLIO I NOSTRI SOLDI

Alcune riflessioni su uno dei tre punti della campagna: la proposta di far decidere ai cittadini come destinare la quota delle proprie tasse destinata alle imprese editoriali.

Beppe Lopez nel libro "La casta dei giornalisti" ha calcolato che il "malloppo" che si dividono le imprese editoriali e i giornali di partiti e movimenti politici e' di almeno 700 milioni di euro.

Basta fare due calcoli per capire che questa cifra corrisponde a piu' di 10 euro a persona, oltre 50 euro a famiglia. Probabilmente frammentare questi soldi non avra' una effiacia diretta, e magari io sarei il solo a destinare la mia quota ad "Azione Nonviolenta", che non cambierebbe di molto il suo peso nel panorama mediatico.

Quello che conta pero' non e' chi vogliamo "appesantire", ma chi vogliamo "alleggerire": anche se 50 euro non cambieranno niente per la redazione di "Azione Nonviolenta", saro' ben contento se i miei soldi andranno tutti a loro anziche' essere utilizzati dai soliti noti, tra cui Confindustria, che predica il libero mercato privato sul "Sole 24 ore" utilizzando l'assistenzialismo pubblico prigioniero.

Evidentemente fa ancora troppa paura un mercato editoriale davvero libero, in cui i sussidi vengono frammentati e indirizzati dai singoli cittadini in base alla qualita' dei prodotti in cui si riconoscono culturalmente.

- ALLA PROSSIMA!

Per il momento e' tutto, e siccome i tempi del progresso civile sono molto piu' lenti di quelli dei media e della nostra societa' cosi' frenetica, con tutta probabilita' non ci risentiremo prima dell'autunno.

Nel frattempo buona estate, buone letture e buona informazione a tutti.

Carlo Gubitosa

 

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