Gruppi di tematiche

Non abbiamo la struttura necessaria a raccogliere le 50 mila firme richieste per un referendum popolare che porti in Parlamento le nostre proposte. Per questa ragione se vogliamo realizzare gli obiettivi della campagna c'e' bisogno di coinvolgere uno o piu' parlamentari sensibili a questi temi.

Finora sono stati contattati i parlamentari dell'Italia dei Valori, non per ragioni di orientamento politico, ma perche' e' l'unica formazione parlamentare che ha messo a disposizione dei moduli online per contattare direttamente deputati e senatori, e quindi avendo poco tempo a disposizione e' stato facile fare copia-incolla-click nel modulo di inserimento domande del sito IDV, anziche' andare in giro per la rete a caccia di email.

Ecco di seguito le risposte ricevute:

Camera dei deputati

Gentile sig. Gubitosa,
ritengo la sua iniziativa molto interessante e i punti che compongono la sua campagna molto condivisibili. Sono in realtà molto simili a quelli dell'Idv nel settore della comunicazione.

Antonio Di Pietro (IDV)

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Vorrei rispondere a Carlo Gubitosa. Sono talmente d'accordo con lui che ho sottoscritto i tre referendum abrogativi proposti da Beppe Grillo, che vanno proprio nel senso di:
1.abolire il finanziamento pubblico all'editoria(i giornali si sostengono acquistandoli se fano buona informazione, altrimenti è meglio che scompaiano)
2. abolire l'Ordine dei Giornalisti in modo che tutti coloro che sono capaci nello scrivere e nel farsi leggere lo possano fare senza limitazioni;
3.abolizione della Legge Gasparri che favorisce il duopolio Rai-Mediaset a scapito del pluralismo dell'informazione.

Antonio Borghesi (IDV)

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Rispondo alla sua gradita proposta di campagna.

Condivido largamente i due primi punti della piattaforma, rispetto al terzo punto ritengo inadeguato l'attuale meccanismo di nomina RAI per la ragione elementare che si presenta come "lottizzazione" a discapito della professionalità e del merito dei giornalisti. Tuttavia considero la sua terza proposta un suggerimento per trovere altre soluzioni che corrispondano allo spirito della sua.

Distinti saluti on.Ludovico Vico (PD)

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Caro Carlo, intanto La ringrazio per l'attenzione che presta a me e all'Italia dei Valori. Per le questioni specifiche che Lei mi ha sottoposto ho provveduto ad informarne anche il collega On. Giuseppe GIULIETTI che di giornalismo - e di regole del settore - ha straordinaria competenza. Nel merito della questione, Lei saprà certamente del nostro impegno a sostegno dei referendum proposti da Beppe Grillo che prevedono, fra gli altri, anche la soppressione dell'Ordine dei giornalisti e l'abrogazione del contributo pubblio all'editoria. Quindi, come può ben comprendere, sono posizioni non dissimili da quelle che Ella sostiene. Infine, per quanto riguarda la Rai, occorre liberarla dalla morsa dei Partiti. Quindi, la sua idea di eleggerne i vertici mi para sana nelle intenzioni ma maledettamente rischiosa per gli esiti che potrebbe avere.

Fabio Evangelisti (IDV)

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Gentile Dott. Gubitosa,
in riferimento alle richieste lanciate con la Sua campagna “Informazione Pulita”, Le comunico che in ordine al punto 1) sul quale IDV concorda, con atto unilaterale di Italia dei Valori, a decorrere dall’Agosto 2007 abbiamo sospeso la pubblicazione del quotidiano di partito proprio perché ritenevamo che le modalità di finanziamento debbano essere modificate. Per quanto riguarda il punto 2) Le ricordo che siamo tra i firmatari della Proposta di legge di Beppe grillo per l’abolizione dell’ordine dei giornalisti e per il punto 3) le Sue indicazioni setrvono per aprire un vero e sereno confronto.
Ciò premesso il mio parere sulla campagna da Lei lanciata è positivo.

Aniello Formisano (IDV)

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La ringrazio della sua importante ed intelligente iniziativa. Ed indico le mie valutazioni.
Sono d'accordo sul punto 1 nell'ipotesi in cui si mantenga il finanziamento pubblico agli organi di stampa di partito, che io vedrei comunque da abolire o da ridurre fortemente.
Sono d'accordo sul punto 2, avendo firmato la proposta di referendum di Grullo. Manterrei solo un potere di indicazione delle regole deontoliche.
Non so essere netto sul punto 3, anche se la sua proposta mi pare andare nella direzione dell'eliminazione dei partiti dalla RAI. Ci rufletterò attentamente.
Vive cordialità. E ancora grazie.

Federico Palomba (IDV)

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Caro signor Gubitosa, l’abolizione del finanziamento pubblico alle imprese editoriali è da sempre una nostra battaglia. Lo stesso valga per le nomine in RAI, che vorremmo fosse trasformata in una sorta di azienda privata.

Gabriele Cimadoro (IDV)

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Gentile Sig.Carlo, il nostro partito sta portando avanti la campagna “fuori la politica dalla RAI” e la campagna contro il finanziamento pubblico all’editoria …posizioni molto chiare e non bisognose di ulteriori commenti; per il resto rimango a sua disposizione.

Giovanni Paladini (IDV)

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Caro signor Carlo Gubitosa, l’argomento che le mie mi sottopone non rientra nei temi di cui mi sono occupato direttamente ma lo trovo indubbiamente interessante. Concordo con lei soprattutto per quanto riguarda i finanziamenti alle imprese editoriali. I cittadini, infatti, con l’attuale sistema finiscono per pagare due volte il giornale che comprano all’edicola.

Sergio Piffari (IDV)

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Gentile Sig. Carlo Gubitosa,

grazie per avermi sollecitato su una problematica attuale e di grande rilievo.

Sono favorevole che i finanziamenti alle imprese editoriali, siano stabiliti dai cittadini che sono i destinatari dei prodotti della carta stampata e perché i soldi provengono dalle loro tasche.

Ritengo che sia giusto che chi abbia acquisito determinati requisiti possa accedere direttamente all’Ordine dei Giornalisti per poter essere poi giudicato: essere iscritto all’Ordine significa poter essere valutato per le proprie capacità ed essere quindi promosso o bocciato da chi legge.

Sono anche d’accordo che le cariche direttive della RAI non siano di indicazione politica: favorirebbe certamente la libertà di informazione.

Anzi aggiungo che devono essere ridotti i membri della C.d.A.

Cordiali saluti.

Americo Porfidia (IDV)

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Carlo buongiorno
Ho letto i punti da lei sollevati.
Personalmente concordo su tutti e tre.
Una libera informazione che passa attraverso la libertà professionale, non vincolata agli ordini professionali, è alla base anche delle proposte di IDV.
Purtroppo già in queste prime settimane riscontro/iamo una volontà opposta da parte di questo governo che ha come obiettivo quello di impadronirsi anche delle poche aree libere di informazione.
La saluto cordialmente
on. Ivan Rota

Ivan Rota (IDV)

 

 

##### Senato della Repubblica #####

 

Caro Carlo,condivido le tue scelte in questa tua campagna, qualche perplessità sul terzo punto, credo che sia un po difficile arrivare ad una elezione da parte dei cittadini ,credo che sia più giusto votarli nelle aulu parlamentari da chi poi realmente rappresenta i cittadini ,grazie se vuoi puoi contattarmi telefonicamente al 335XXXXXXX

Aniello di Nardo (IDV)

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Caro Gubitosa,
provo a risponderle. Sul punto 1, temo che il suo sistema possa produrre una frammentazione inefficace del finanziamento: immagini ad esempio che lei sia l’unico a destinare il suo cinque per mille a una pubblicazione da lei stimata.
Sul punto 2, mi sembra più tranciante la proposta di abolizione dell’Ordine (e magari anche di tutti gli altri Ordini, in particolare quello degli avvocati, che non hanno mai deciso di espellere Previti).
La proposta del punto 3 mi sembra del tutto irrealistica e impraticabile. Se fatta sul serio si configura come una vera e propria campagna elettorale. Se fatta non sul serio è puro fumo negli occhi.
In realtà la logica di tutte le domande lascia trasparire la sua netta predilezione per forme di democrazia diretta, con intervento diretto dei cittadini nelle decisioni di rilievo pubblico. Lasciando da parte il dubbio se sia un sistema davvero convincente e desiderabile, resta il fatto che la Costituzione stabilisce che viviamo in una democrazia rappresentativa. I dubbi sempre più stringenti sulla natura effettiva della rappresentatività non cancellano il fatto.
Concordo in pieno sull’esigenza che l’informazione non sia, come è ora, strumento del potere, per il potere. Perciò ho sempre lottato contro il duo-monopolio televisivo.

Pancho Pardi (IDV)

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