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Gubi visto da Flaviano

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Questo sito e' un contenitore di materiale vario senza nessuna organizzazione logica. L'artigiano di questa fabbrica di parole e' Carlo Gubitosa: scrittore compulsivo, sedicente ingegnere, appassionato di cause perse e tecnofilo cronico.

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La mia terra la difendo

La mia terra la difendo
Un ragazzo, una protesta, una scelta di vita

La mia terra la difendo

La rabbia e la speranza di un ragazzo che amava la sua terra. La storia di Giuseppe, il ventenne di Campobello di Licata che ha affrontato "il pregiudicato Sgarbi" con una telecamera, due amici e un pacco di volantini.
Carlo Gubitosa

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Guerra, razzismo, P2 e marchette: un atto d’accusa ai giornalisti VIP

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Se siete a caccia di pennivendoli famosi con le mani sporche di guerra, marchette, p2 e razzismo anziche' di inchiostro, questo e' il libro che fa per voi. Il consiglio e' disinteressato: io non ci guadagno niente sul venduto perche' mi pagano a forfait, lo dico per quelli che hanno problemi di schiena a tenere in mano un pesante tomo di Travaglio e vogliono qualcosa di piu' agile da leggere in bagno.
12 febbraio 2011 - Carlo Gubitosa

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La ricostruzione ufficiale degli attentati analizzata nei minimi dettagli

Dubbi e certezze sull'11 Settembre: un dibattito di altissimo livello a Bologna

Confronto pubblico tra Paolo Attivissimo e Riccardo Pizzirani: modera Carlo Gubitosa, direttore della rivista Mamma!
22 luglio 2011 - Carlo Gubitosa

Da ormai dieci anni il dibattito sugli attentati dell'11 settembre non si e' mai fermato. C'e' chi si e' dedicato a smontare teorie di complotto tanto fantasiose quanto inverosimili, e c'e' chi ha analizzato i documenti ufficiali parola per parola, evidenziando zone grige fatte di dubbi e incongruenze.

Il 23 luglio avro' il piacere di coordinare un confronto pubblico tra due delle persone che hanno maggiormente approfondito questi temi in questo decennio: Paolo Attivissimo e Riccardo Pizzirani.

Lasciando i preconcetti all'ingresso, il pubblico avra' l'occasione di confrontare le proprie convinzioni con le tesi, i dubbi e le certezze che verranno introdotti dai due relatori.

Questa e' la locandina del dibattito con tutti i dettagli e le coordinate (clicca per ingrandire)

Locandina del dibattito del 23 luglio 2011 tra Paolo Attivissimo e Riccardo Pizzirani


Queste sono le regole del dibattito, decisamente piu' ordinate e rispettose di quelle dei talk-show televisivi:

1 - I consulenti che verranno interpellati dai due relatori e le modalita' della loro partecipazione (fisica o virtuale, diretta o differita) verranno annunciati prima del dibattito.

2 - Chiunque del pubblico si lasci andare a insulti o simili, da una parte o dall'altra, verrà allontanato immediatamente e definitivamente dalla sala. Questa regola verra' annunciata al pubblico all'inizio assieme a tutte le altre regole del dibattito.

3 - La scadenza che i relatori devono rispettare per definire i punti del dibattito e' il 9 luglio, due settimane prima del dibattito

4 - Ognuna delle parti produrra' una lista di 10 punti chiave PRECISI e facilmente verificabili di cui parlerà al dibattito, e sulla base di quelli (e SOLO di quelli, per evitare spostamento di paletti) la controparte potrà replicare.

5 - Format incontro: 45' presentazione Pizzirani 45' presentazione Attivissimo 15' commento Pizzirani 15' commento Attivissimo 30' domande dal pubblico 30' faccia a faccia - botta e risposta conclusivo (max 2 minuti a testa x ogni intervento)

6 - Saranno accettate solo fonti "tecniche" super partes: materiale cartaceo, elettronico o siti internet chiaramente estranei alla questione 11 settembre, come per esempio quelli di associazioni di professionisti esistenti da parecchio prima il 2001.

7 - E' proibito fare riferimento a video su youtube e ipotesi politiche sulle quali il discorso diventerebbe fuorviante e noioso.

Questi sono i punti di discussione annunciati da Pizzirani (clicca per aprire una finestra pop-up):

E queste sono le controargomentazioni annunciate da Attivissimo  (clicca per aprire una finestra pop-up):

Poi stara' al pubblico farsi un'idea: l'obiettivo non e' quello di arrivare ad una verita' universale ma di aiutare ciascuno dei partecipanti nella comprensione di quei fatti, maturando convinzioni personali basate sull'approfondimento e non sul pregiudizio o sulla partigianeria.

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