Matite
I giardinieri di Santa Rosalia
Tratto dal numero 9 della rivista Mamma! (Primavera Italiana)30 dicembre 2013 - Giuseppe Lo Bocchiaro e Davide Leone
Carosello 250 x 250
A tutti i fichetti del mondo e a quelli carini voglio dire una cosa: ci sono più brutti figli di puttana come noi che persone come voi!
Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti.
Il frutto che era proibito raccogliere si trovava sull'Albero della Conoscenza. Il significato è che tutte le sofferenze sono dovute al tuo desiderio di capire com'è che vanno le cose. Saresti potuto rimanere nel Giardino dell'Eden se solo avessi tenuto chiusa la tua fottuta bocca e non avessi fatto alcuna domanda.
Alcuni scienziati affermano che l'idrogeno, poiché sembra essere ovunque, è la sostanza basilare dell'universo; non sono d'accordo. Io dico che c'è molta più stupidità che idrogeno, e che quella è la vera sostanza costitutiva dell'universo.
Senza deviazione dalla norma, il progresso non è possibile.
Preferisco un fallimento alle mie condizioni che un successo alle condizioni altrui
Non dite che siamo pochi, che l'impegno è troppo grande per noi. Dite forse che due o tre ciuffi di nubi sono pochi in un angolo di cielo? In un momento si estendono ovunque... guizzano i lampi, scoppiano i tuoni e piove su tutto. Non dite che siamo pochi, dite solamente che siamo
Lascerete che la paura della miseria domini la vostra vita e come premio mangerete, ma non vivrete
Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli son sicuri di ciò che dicono.
Noi trattiamo, di nostra volontà, alcuni dei materiali dell´anima più coriacei, più brutti e più difficili da maneggiare. Il nostro lavoro ci porta ripetutamente ad essere consapevoli dei nostri limiti, sia come uomini che come artisti.Eppure è questa la cosa meravigliosa, l´alchimia che si crea in ciò che facciamo: in un certo senso, nel momento in cui prendiamo in mano la penna, o la tastiera del computer, non siamo più vittime impotenti di tutto ciò che ci asserviva, o ci sminuiva, prima che cominciassimo a scrivere. Noi scriviamo, siamo molto fortunati. Il mondo non ci si chiude intorno, non diventa più angusto.
numero testata 130640 del Registro Operatori Comunicazione (ROC).