Matite
I giardinieri di Santa Rosalia
Tratto dal numero 9 della rivista Mamma! (Primavera Italiana)30 dicembre 2013 - Giuseppe Lo Bocchiaro e Davide Leone
Carosello 250 x 250
Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l'andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infine volte, come un...a danza sinistra col dio della morte prima dell'alba. Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. E' qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l'unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia. Attraversarlo, un passo dopo l'altro. Non troverai sole né luna, nessuna direzione, e forse nemmeno il tempo. Soltanto una sabbia bianca, finissima, come fatta di ossa polverizzate, che danza in alto nel cielo. Devi immaginare questa tempesta di sabbia. E naturalmente dovrai attraversarla, quella violenta tempesta di sabbia. E' una tempesta metafisica e simbolica. Ma per quanto metafisica e simbolica, lacera la carne come mille rasoi. Molte persone verseranno il loro sangue, e anche tu forse verserai il tuo. Sangue caldo e rosso. Che ti macchierà le mani. E' il tuo sangue, e anche sangue di altri. Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato. Sì, questo è il significato di quella tempesta di sabbia.
Tra un muro alto e solido e un uovo che si rompe contro di esso, starò sempre dalla parte dell'uovo. Sì, non importa quanto il muro abbia ragione e quanto l'uovo abbia torto, io starò dalla parte dell'uovo. Qualcun altro dovrà decidere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato; sarà forse il tempo a farlo, o la storia. Ma se ci fosse un romanziere che, per qualsivoglia ragione, scrivesse stando dalla parte del muro, che valore avrebbero le sue opere?
Così credo che alla base della cattiveria umana c'è solo qualche cretino che non sa per niente che tutti noi non vivremo mica in eterno.
Una volta arpionai una cernia in tana, ma questa non voleva saperne di venire fuori. Dopo una serie di immersioni ho introdotto il braccio nella grotta per cercare di trascinarla fuori. Toccandola, ho sentito il suo cuore che batteva. È come se improvvisamente mi fossi reso conto di qualcosa. I pesci non gridano, non ci fanno impressione, appartengono ad un mondo diverso dal nostro. Lo consideriamo un mondo non nostro e gli abitanti estranei. Eppure quando sparavo ai saraghi, questi si dibattevano. Dovremmo imparare a parlare dei pesci come entità viventi. Se potessimo sentire il loro grido di dolore, sono convinto che smetteremmo di mangiarli.
Mi sono scocciato di sottostare alla legge del vivere civile che ti assoggetta a dire si' senza convinzione quando i no, convintissimi, ti saltano alla gola come tante bolle d'aria.
Trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l'accende, vado in un'altra stanza a leggere un libro.
Wisdom is not a product of schooling but of the lifelong attempt to acquire it.
Rivoluzione: d'accordo. Non si può rimandare a domani il disoccupato che cerca lavoro perché ha i figli alla fame. Rivoluzione e subito. Ma il modo della rivoluzione è essenziale. Se seminiamo piselli non nascono pesci. Se seminiamo morte ed inesattezze non nasce vita.
numero testata 130640 del Registro Operatori Comunicazione (ROC).