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Carosello 250 x 250

158 Citazioni - pagina 1 ... 14 15 16
  • Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello , reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuvavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava a ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l'adesione ai modelli imposti dal Centro è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L'abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la "tolleranza" della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana...

    Pier Paolo Pasolini
  • Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l'utopia? Serve proprio a questo: a camminare.

    Eduardo Galeano
  • C'è poco da fare, i monoteisti sono meno spiritosi degli stereoteisti

    Checchino Antonini
  • I pensatori della politica si dividono generalmente in due categorie: gli utopisti con la testa fra le nuvole, e i realisti con i piedi nel fango.

    George Orwell
  • Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando?

    Joseph Conrad
  • L'ignoranza è la palpebra dell'anima. La cali, e puoi dormire e anche sognare.

    Ugo Ojetti
  • Non sono della generazione di MTV, uno che deve essere sempre presente nelle classifiche o sotto gli occhi di tutti. Sono un compositore, ho i miei ritmi: scrivo e incido quando riesco. Se non ci riesco non lo faccio.

    Goran Bregovic
  • Experience enables you to recognize a mistake when you make it again.

    Franklin P. Jones
  • Non pre­ten­diamo che le cose cam­bino se con­ti­nuiamo a fare le stesse cose. La crisi può essere una grande bene­di­zione per le per­sone e le nazioni, per­ché la crisi porta pro­gressi. La crea­ti­vità nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva, le sco­perte e le grandi stra­te­gie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere supe­rato. Chi attri­bui­sce alla crisi i suoi fal­li­menti e disagi, ini­bi­sce il pro­prio talento e dà più valore ai pro­blemi che alle solu­zioni. La vera crisi e l’incompetenza. Il più grande incon­ve­niente delle per­sone e delle nazioni è la pigri­zia nel cer­care solu­zioni e vie d’uscita ai pro­pri problemi. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una rou­tine, una lenta ago­nia. Senza crisi non c’è merito. È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, per­ché senza crisi tutti i venti sono delle lievi brezze. Par­lare di crisi signi­fica incre­men­tarla, e tacere della crisi è esal­tare il conformismo. Invece lavo­riamo duro. Finia­mola una volta per tutte con l’unica crisi peri­co­losa che è la tra­ge­dia di non voler lot­tare per superarla.

    Albert Einstein
  • Preferisco un fallimento alle mie condizioni che un successo alle condizioni altrui.

    Tom Waits
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