Una lettera degli anni Trenta che pare scritta oggi
Prendiamo questo testo, una lettera al quotidiano La Stampa.
"Premesso che il sottoscritto, avvocato torinese, condivide appieno la decisione presa dall'amministrazione civica di Torino di collocare cassonetti nei ghetti ebraici, in modo da impedire ai giudei di spargere rifiuti ovunque, sarebbe ora che si procedesse nei loro confronti con denunce per le reiterate violazioni edilizie, e di conseguenza, si provvedesse alla demolizione delle baracche abusive, tra l'altro, costruite su suolo pubblico. La civica amministrazione per ben più lievi violazioni di comuni cittadini trasmette gli atti alla procura. Senza dimenticare che molti di questi ebrei, anche sul tram, non pagano mai il biglietto, pur avendo cospicui depositi bancari". Titolo della redazione: "Sanzioni per gli ebrei che violano le leggi"
Torino anni Trenta? No, Torino 7 luglio 2011, pagina "Lettere e commenti": abbiamo trascritto fedelmente, facendo solo un piccolo esercizio, utile ad accendere le menti: abbiamo sostituito le parole nomadi e zingari con ebrei e giudei.
Non fa un bell'effetto, vero?