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Un popolo, molti modi di definirlo

In Francia (e in altre parti d'Europa) è in corso una vistosa campagna politica contro il popolo rom. Un giornale francese analizza qual è il modo giusto di definire queste popolazioni: non "zigani", né "gitani", bensì semplicemente rom. E va ricordato che non sono popolazioni nomadi, salvo una piccola percentuale
9 settembre 2010

In Francia in questo periodo è in corso una dura campagna contro il popolo rom. Il presidente Sarkozy e il suo governo hanno avviato una plateale campagna di rimpatri delle famiglie rom arrivate in Francia da Romania e Bulgaria, senza tuttavia risparmiare i rom di passaporto francese, qualficati secondo la legge come "gens du voyage" (traducibile con nomadi). Qui sotto riportiamo una nostra traduzione di un piccolo box esplicativo sulla terminologia utilizzata in Europa per definire il popolo rom. E' stata pubblicata dal settimanale francese "Courrier International" (numero 1035) con il titolo "Un peuple, des noms".

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Il termine “rom”, che significa “uomo” in lingua romanì, rimanda a una popolazione originaria del Rajasthan (India) arrivata in Europa nel Medio Evo. Questa popolazione conosce numerose suddivisioni e la sua lingua, derivata dal sanscrito, ha dato vita a molteplici dialetti.
“Rom” designa una branca specifica originaria dell’Europa orientale e balcanica e anche l’insieme di Zigani, Gitanti e Manouches. Ma “gli stessi etnologi hanno difficoltà a stabilire le differenze e le affinità fra i diversi gruppi”, nota The Economist. Il termine “rom” si è tuttavia imposto per designare tutto, promosso dallo stesso movimento di emancipazione delle popolazioni rom. Il vocabolo “zigani” è poco utilizzato per la sua connotazione peggiorativa, soprattutto in Europa orientale e balcanica. Ma alcuni sostengono che questo termine, per quanto peggiorativo, sia in realtà più generico. In Francia, l’appellativo “Gitani”, indica gli “Zigani” spagnoli, portoghesi e della Francia meridionale.
L’espressione “gens du voyage” (nomadi) è una categoria giuridica introdotta in Francia con due decreti nel 1972, che si riferivano alla legge del 1969 sull’esercizio delle attività economiche ambulanti. Si definisce così una categoria di persone secondo il criterio del modo di abitare per non definirla in funzione di un’identità culturale, non riconoscendo la Francia il concetto di minoranza culturale, nazionale o “etnica” in virtù della indivisibilità e laicità della Repubblica. Le “gens du votage” (nomadi) sono, dopo questa legge, tenuti a possedere un libretto di circolazione che dev’essere vistato ogni tre mesi nei commissariati o nelle gendarmerie.
A torto i rom sono a volte assimilati ai nomadi, poiché solo una minoranza di loro conduce una vita nomade. Solamente il 2% dei rom in Europa sarebbero “gens du voyage”.

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