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Sette giorni fra media e razzismo / 11

Un editoriale di Le Monde sulla condizione dei rom in Europa, mentre in Italia, paese sotto accusa per le discriminazioni che infligge a questa minoranza, la stampa ignora il vertice europeo sui rom di Cordoba. La voce dei giornalisti interculturali e il provincialismo della categoria
19 aprile 2010 - l. g.

17 aprile

L'indifferenza dei media italiani

Il quotidiano Le Monde ha dedicato un editoriale alla "questione rom" in Europa, trattata al secondo vertice europeo dedicato ai rom (Cordoba, 8 e 9 aprile). Le Monde scrive che i rom costituiscono "una minoranza di 12 milioni di persone, dei quali più di 9 milioni sono cittadini Ue, che resta ai margini della società [...] I nomadi, diventati sedentari al 90 per cento, sono il primo capro espiatorio della crisi economica, che rende ancora più difficile il loro accesso alla casa, all'istruzione, alla sanità e al lavoro". Il quotidiano francese critica anche il vertice europeo, "disertato dai ministri del continente", e chiuso senza "una strategia per combattere la discriminazione e favorire l'inserimento di questi suoi cittadini". In Italia sul vertice di Cordoba nessuno ha scritto una riga, e men che meno preso posizione per condannare la discriminazione della minoranza rom (solo il settimanale Internazionale ha meritoriamente tradotto e pubblicato l'editoriale di Le Monde). E dire che il nostro paese è stato ripetutamente richiamato da vari organismi internazionali a interrompere le vessazioni nei confronti dei rom, come gli sgomberi forzati, le schedature, l'obbligo di sottoporsi al prelievo delle impronte digitali.

19 aprile

Provincialismi

L'agenzia Redattore sociale riferisce di un seminario che si è tenuto a Torino su "Giornalisti di origine straniera: verso un altro sguardo". Karima Moual, nata in Marocco e da nove anni in Piemonte, nel raccontare la sua vicenda umana e professionale, riconosce d'avere svolto un ruolo da mediatrice culturale rispetto alla stampa ufficiale. "I giornalisti italiani sono impreparati o pigri sul tema dell'immigrazione". Karima ha aggiunto: "Sarò una giornalista di origine straniera quando smetterò di parlare di immigrazione". Viorica Nechifor, presidente della neonata Associazione nazionale stampa interculturale (Ansi), dice della difficoltà di accettazione da parte dei colleghi italiani: "Ho notato uno sforzo su come chiamarci: operatori dei media, collaboratori, anche se stavamo svolgendo un lavoro giornalistico a tutti gli effetti". I giornalisti interculturali sono in Italia circa 500, per 150 testate in lingia e in italiano fra carta, web, tv e radio. E' un universo che ha debolissime relazioni col giornalismo ufficiale, causa atavico provincialismo.

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Sette giorni fra media e razzismo / 10

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