Il Primo Marzo dei giornalisti: mettiamo al bando la parola clandestino
GIORNALISTI CONTRO IL RAZZISMO IL 1° MARZO:
METTIAMO AL BANDO LA PAROLA CLANDESTINO
"Primo Marzo 2010 – Una giornata senza di noi" è un’occasione importante per il giornalismo italiano: è arrivato il momento di compiere una riflessione approfondita sulla relazione che corre fra discriminazioni, razzismo e informazione. E’ il momento dell’autocritica. I media in questi anni hanno contribuito potentemente a sedimentare nella società un sentimento d’avversione verso gli stranieri. Hanno spesso partecipato a campagne di criminalizzazone di intere categorie di migranti e all’affermazione della cosiddetta “emergenza sicurezza”, che si è rivelata in gran parte un artificio retorico a fini politici di parte.
L’uso di stereotipi e di un linguaggio discriminatorio si sono diffusi rapidamente, come ormai ampiamente documentato. Le iniziative del primo marzo mostreranno quanto sia inadeguata la rappresentazione offerta dai media dei milioni di cittadini stranieri e dei “nuovi italiani” che vivono nel nostro paese. Avremo un’opportunità di conoscenza e di confronto autentico: “Giornalisti contro il razzismo” aderisce perciò alle manifestazioni. Siamo convinti che un’analisi umile e precisa degli errori compiuti, insieme con un esercizio scrupoloso e responsabile dei propri compiti professionali, siano il compito che spetta a chi opera nel campo dell’informazione. Invitiamo perciò i colleghi che non lo abbiano ancora fatto, a cogliere l’occasione del primo marzo per aderire alla nostra campagna “Mettiamo al bando la parola clandestino (e non solo quella)” (su www.giornalismi.info/gcr).
28 febbraio 2010
Giornalisti contro il razzismo