L'avventura dei media multiculturali
Sandip Roy è giornalista a New America Media, un network di quelli che negli Stati Uniti chiamano "ethnic media". Sono giornali, riviste, radio, televisioni che hanno assunto un peso assai significativo nella società statunitense, conquistando un pubblico che conta ormai circa 60 milioni di persone. Gli "ethnic media" in quel paese riflettono ovviamente la grande varietà di culture residenti, e non è un caso che New America Media abbia sede a San Francisco, uno stato (ce ne sono altri nella federazione) nel quale le minoranze sono maggioritarie, ossia gli autoctoni di cultura anglosassone non arrivano al 50%.
Fra le molte cose interessanti emerse negli incontri con Sandip Roy ne segnaliamo due: 1) l'affinità fra la "battaglia" per un linguaggio - e quindi un approccio - più appropriato quando si parla di migranti e minoranze (Roy fa un parallelo fra il concetto di "illegal person" usato negli Usa e quello di "clandestino" in uso da noi); 2) l'importanza che può avere l'interazione fra giornalisti (purché paritaria e non strumentale ai rispettivi interessi) impegnati nei media "mainstream" e quelli che lavorano per i media delle minoranze culturali.
Soprattutto quest'ultimo, è un lavoro che varrebbe davvero la pena di impostare: ne avremmo tutti giovamento e anche la qualità dell'informazione probabilmente migliorerebbe.
- L'articolo scritto da Sandip Roy sulla sua visita in Italia. cliccare qui