I "Sacco e Vanzetti" della Caffarella
"Credo che sia stata la forte attenzione sociale a innescare la miccia. C'erano due vittime giovani, aggredite in un parco pubblico in pieno giorno. Poi, l'idea che i colpevoli fossero due rumeni ha completato il piatto servito all'opinione pubblica. Oggi credo che ciascuno nel proprio ambito debba fare una riflessione autocritica": questa risposta del magistrato Francesco Taurisano a Sara Menafra fa parte di un'intervista pubblicata sul manifesto del 28 aprile 2009 (vedi l'allegato).
Il magistrato fa esplicito riferimento al pregiudizio anti rumeno, per spiegare l'incredibile catena che dall'arresto ha portato all'esposizione delle "prede" sui maggiori media, passando per la "confessione" di uno dei due accusati. Appare piuttosto evidente che Francesco Taurisano non ha torto a chiedere un'autocritica anche alla categoria dei giornalisti, che anche in quest'occasione non ha saputo vagliare criticamente le notizie in arrivo dalla polizia di stato e nemmeno "proteggere" i due accusati da possibili errori e dal linciaggio mediatico al quale sono stati sottoposti.
Allegati
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"Caffarella, fabbrica di mostri" - Il manifesto, 28 aprile 2009 (130 Kb - Formato pdf)Il documento è in formato PDF, un formato universale: può essere letto da ogni computer con il lettore gratuito "Acrobat Reader". Per salvare il documento cliccare sul link del titolo con il tasto destro del mouse e selezionare il comando "Salva oggetto con nome" (PC), oppure cliccare tenendo premuto Ctrl + tasto Mela e scegliere "Salva collegamento come" (Mac).