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Un gruppo di ebrei denuncia la schedatura dei rom

Un intervento di un gruppo di cittadini italiani ebrei sulle operazioni di schedtaure condotte a Milano. Un allarme forte e diretto
13 giugno 2008

A settant’anni di distanza, di nuovo in estate, un governo italiano procede al censimento di suoi cittadini con riferimento alla razza, perché di questo si tratta. Nel 1938 i censiti furono gli ebrei, e ancora oggi sull’atto integrale di nascita di ebrei italiani di allora è visibile la dicitura ‘di razza ebraica’.

Oggi i censiti sono i rom, inclusi quel milanese che può fregiarsi di medaglia d’oro al valor civile che si chiama Giorgio Bezzecchi. Silenzio pesante dell’opinione pubblica allora, silenzio pesante oggi. Sempre venerdì 7 giugno nella capitale, mentre due potenti si scambiavano sorridendo doni preziosi, sono stati allontanati dal quartiere Testaccio artigiani rom di cittadinanza italiana che mandavano regolarmente i propri figli a scuola. Infatti quello che sembra contare ormai non è più un diritto uguale per tutti, garantito proprio dalla cittadinanza, ma l’appartenenza, o meno, al gruppo maggioritario di ‘veri italiani’.

Ai nostri fratelli rom, fra poco, sarà impresso sui documenti il marchio della diversità, che li condizionerà per il resto della vita, proprio come è avvenuto ai nostri cari nati negli anni bui delle leggi razziali. Questo, come ebrei ma anche come cittadini democratici, non possiamo accettarlo!.

Irene Albert, Shaul Bassi, Andrea Billau, Giorgio Canarutto, Paola Canarutto, Giovanni Cipani, Ester Fano, Carla Forti,Giorgio Forti, Ivan Gottlieb, Dino Levi, Stefano Levi Della Torre, Susan Loeb Luppino, Patrizia Mancini, Miriam Marino, Carla Ortona, Sergio Ottolenghi, Renata Sarfati, Giorgio Segrè, Sergio Sinigaglia, Stefania Sinigaglia, Susanna Sinigaglia, Claudio Treves, Carol Wasserman, Roberta Weiner

Per contatti: campodellapace@yahoo.it

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