Chi uscirà impunito dai processi popolari di Grillo?
Il cancro dell'Italia secondo Grillo: i giornalisti, gli industriali e i politici.
Per il "capo politico" del partito pentastellato quelli da sottoporre a pubblico processo in rete non sono i mafiosi, gli evasori fiscali, gli speculatori dell'alta finanza, chi ha privatizzato scuole, ospedali, sanità, ferrovie, telefoni, energia, spiagge, demanio, edifici storici e altri beni comuni, i banchieri che gestiscono il "fondo PMI" a cui il grillismo ha affidato i soldi "restituiti agli italiani", gli amici Celentano e Gino Paoli con la mafietta SIAE, l'amico Antonio Ricci che ha stordito l'Italia a colpi di Veline, l'amico Renzo Piano e tutte le archistar che mangiano alla greppia degli appalti pubblici.
Forse per Grillo quelli sono padri della patria, mentre per gli altri "Il processo durerà il tempo necessario, almeno un anno, le liste saranno rese pubbliche quanto prima e l'ordine in cui saranno processati gli inquilini del castello sarà deciso in Rete. La prima categoria sarà quella dei giornalisti che hanno occultato la verità agli italiani nell'ultimo ventennio. I pennivendoli di Regime".
Ovviamente il controregime si guarderà bene dal lavare i panni sporchi di casa propria, cosa che potrebbe fare processando anche i produttori seriali di Bufale sbarcati a lavorare in Parlamento su chiamata del partito pentastellato, senza bandi e selezioni pubbliche, solo per meriti acquisiti sul campo inventando inesistenti complotti della Ndrangheta e degli hacker per montare la panna del consenso attorno al partito.
Per il servizio reso alla causa rivoluzionaria il premio del "bileader" ai bufalari messi sul libro paga degli italiani è stato un lauto stipendio da non usare per pagare affitto, spesa, ristoranti, utenze e trasporti, che sono rimborsati a parte, e a spese del contribuente.
Dopo la rivoluzione francese, ci fu il periodo del terrore, dove la libertà, l'uguaglianza e la fraternità diventarono un pallido ricordo. Ma in Italia la storia non insegna nulla, men che meno ad un popolo rintronato dalla TV di Ricci e Celentano, e ora anche dall'Internet di Grillo e delle anime belle che gli portano l'acqua con le orecchie pur di sentirsi protagonisti.
Servirà a poco, quindi, far notare a Grillo che tra i "pennivendoli" da processare ci sono anche i suoi fedelissimi spin doctor, che l'industria da mettere sotto accusa dev'essere anche quella dell'intrattenimento dove ci sono molti suoi amici in conflitto di interessi, che tra i politici da "processare" col giudizio severo dell'opinione pubblica ci sono anche quelli del suo partito.
Serve a poco, ma va fatto, se non altro per essere assolti nel processo quotidiano della propria coscienza che si celebra ogni giorno davanti allo specchio.
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