Il prezzo della dignita'
In Italia le ONG si mischiano spesso e volentieri a nani e ballerine, costruendo "Fabbriche del sorriso" televisive dove si fa credere alla gente che per cambiare il mondo in meglio la politica non serva a niente: molto meglio allentare il portafoglio con un bel messaggino solidale e poi via a consumare peggio di prima. Le molle di questo marketing sociale sono il senso di colpa, il dolore di fronte alle tragedie umane, i volti di bambini che per farci stare piu' tranquilli e' meglio che muoiano di fame o per guerre quando saranno grandi e maggiorenni, cosi' nessuno ne sara' responsabile. Una solidarieta'/cerotto che abdica al suo ruolo politico, non punta alla rimozione delle cause e puo' andare a braccetto con qualunque palinsesto televisivo, a condizione che il dito si punti sulle disgrazie altrui e non sulle violenze che le provocano. Pecunia non olet, basta che i soldi arrivino e che la macchina della solidarieta' continui a macinare una emergenza via l'altra. Ma altrove, e nemmeno troppo lontano da noi, c'e' chi si ribella a questa cultura, e considera la dignita' delle persone piu' importante del bilancio della propria associazione. Tra questi c'e' il pediatra svizzero Beat Richner, membro della Fondazione Kantha Bopha, attiva in Cambogia con diversi ospedali per bambini. 91 mila dollari sono una cifra ghiotta per chi si occupa di queste cose, ma cio' nonostante Richner li ha restituiti alla signora Carla Bruni in Sarkozy, che aveva ottenuto quei soldi mettendo all'asta un suo nudo fotografico del '93. Il pediatra, che conosce quella terra da piu' di trent'anni, ha dato una lezione di dignita' e rispetto delle altre culture spiegando che in Cambogia l'uso artistico del nudo non è compreso come in Occidente, e che ha rifiutato il denaro "per rispetto verso i miei pazienti e le loro madri". Secondo Richner per la gente della Cambogia "accettare denaro che viene dallo sfruttamento di corpi femminili sarebbe percepito come un insulto". Per raccogliere soldi da destinare agli ospedali, il dottor Richner preferisce il fai-da-te: va in giro a suonare Bach col violoncello, pubblica libri per bambini e organizza spettacoli e performance. Info: www.beat-richner.ch
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