Casaleggio al forum di Cernobbio
Il "guru" e quella strana "trasparenza a porte chiuse"
Dal "fiato sul collo" nei consigli comunali alle porte chiuse di Cernobbio, la segretezza logora chi non ce l'ha
9 settembre 2013 - Carlo Gubitosa
Gli amici che sono andati con le telecamere a fare "fiato sul collo" ai politici nei consigli comunali per trasformare la politica in una "casa di vetro" ed esercitare un "controllo dal basso" in nome della "trasparenza", mi perdoneranno se faccio una bonaria pernacchia sul collo a uno che non ha la laurea ma si fa chiamare guru, non ha preso nemmeno un voto ma si ritrova al vertice del secondo partito d'Italia, vuole abolire "la casta dei giornalisti" ma e' iscritto all'ordine regionale del Piemonte con la tessera n.3488, mette in Parlamento un blogger avvezzo alle bufale che descrive i forum a porte chiuse come "l'equivalente globale delle sette segrete", ma poi a quei forum il guru ci va, e vuole parlare proprio a porte chiuse, obbligando a tenere spente le telecamere e balbettando mezze frasi incomprensibili a chi gli chiede conto di questa sua contraddizione nei metri che separano la portiera dell'auto dalla porta blindata del forum.
Cari amici, se siete intellettualmente onesti andate a fare fiato sul collo anche ai potenti che vi stanno simpatici, lottate sempre e comunque per accendere le telecamere davanti ai personaggi di potere e avrete la mia profonda stima. Ma la mia pernacchia raggiungera' anche il vostro collo se chiuderete un occhio sull'antitrasparenza del vostro guru, che prima era solo un "tecnico" che si era messo al servizio di un movimento per "dare voce ai cittadini" e far decidere "La rete" sulle questioni politiche, ma poi nel 2012 e' stato promosso "cofondatore" e si permette di dire che l'articolo 67 della costituzione andrebbe abolito senza che "La rete" (qualunque cosa significhi) sia stata minimamente consultata. E buona rivoluzione a tutti.
[UPDATE 2013-09-17] Dopo le comprensibili rimostranze per l'"affaire Cernobbio" rimbalzate in giro per la rete, l'Agit-Prop Messora si e' affrettato a rassicurare gli animi dicendo che l'intervento di Casaleggio sarebbe stato pubblicato in rete, che la regola delle porte chiuse l'aveva imposta il Forum di Cernobbio e non il guru, che del resto in passato Grillo era entrato anche in altri consigli di amministrazione "cattivi" come quello Telecom per dire la sua. Il video dell'intervento di Casaleggio (ovviamente senza domande da parte dei giornalisti, che sanno tanto di "vecchia politica") e' stato pubblicato qui, e subito dopo Fabio Chiusi ne ha fatto una analisi qui. Dire "pubblichiamo il video dopo il forum" e' gia' un passo avanti rispetto a chi diceva "pubblicheremo il verbale del consiglio comunale dopo i lavori", ma resta da capire perche' tanto accanimento nel dribblare le domande dei giornalisti muniti di telecamera e tanta solerzia nell'affacciarsi su quello che Messora ha definito "l'equivalente globale delle sette segrete".
Se mai avro' la possibilita' di intervistarlo, mi piacerebbe fare diverse domande a Casaleggio: come mai si e' ricordato solo nel 2012 di essere il cofondatore del M5*, perche' su alcune cose ha deciso lui (come le regole di composizione dei listini alle politiche) mentre su altre ha fatto decidere "La Rete" (come nel caso delle Quirinarie), se pensa che la struttura leggera e informale dei meetup cittadini sia ancora adeguata ad un movimento politico che ha raccolto milioni di voti, come mai un esperto di tecnologie come lui da anni promette una una piattaforma di democrazia partecipativa al movimento che ha fondato, ma ancora non e' riuscito a fornirla, se e' consapevole che l'immagine pubblica del suo movimento sta mutando nel corso degli anni (e non in meglio) per l'aura di autoritarismo, complottismo e scarsa preparazione di alcuni soggetti che in piu' occasioni si e' dipinta attorno al M5*, e anche con qualche ragione.
Se mai avro' la possibilita' di intervistarlo, mi piacerebbe fare diverse domande a Casaleggio: come mai si e' ricordato solo nel 2012 di essere il cofondatore del M5*, perche' su alcune cose ha deciso lui (come le regole di composizione dei listini alle politiche) mentre su altre ha fatto decidere "La Rete" (come nel caso delle Quirinarie), se pensa che la struttura leggera e informale dei meetup cittadini sia ancora adeguata ad un movimento politico che ha raccolto milioni di voti, come mai un esperto di tecnologie come lui da anni promette una una piattaforma di democrazia partecipativa al movimento che ha fondato, ma ancora non e' riuscito a fornirla, se e' consapevole che l'immagine pubblica del suo movimento sta mutando nel corso degli anni (e non in meglio) per l'aura di autoritarismo, complottismo e scarsa preparazione di alcuni soggetti che in piu' occasioni si e' dipinta attorno al M5*, e anche con qualche ragione.
Ma purtroppo anche nell'era delle reti e della democrazia elettronica, il piacere di interagire con Casaleggio non e' riservato a tutti, ma solo ad una ristretta cerchia di persone fidate. Come ad esempio i fotografi del settimanale Berlusconiano "Chi", che a Cernobbio evidentemente sono di casa.
Commenti
Inserisci il tuo commento