Microeditoria: come nasce una redazione.
Quella che potete sfogliare qui sotto è una rivista realizzata da quindici ragazzi senza conoscenze tecniche di grafica editoriale, che non avevano mai scritto testi e sceneggiature per fumetti, e men che meno impaginato riviste.
L'esperienza di questo laboratorio di Graphic Journalism e Microeditoria, giunto nel 2013 alla sua seconda edizione, dimostra che attraverso un buon percorso di apprendistato (condito da una grande passione) è possibile arricchire in quaranta ore di formazione la "cassetta degli attrezzi" di un comunicatore con gli strumenti del mestiere che hanno consentito a questi ragazzi di ottenere alla fine di questo percorso una rivista di giornalismo grafico bella e godibile.
Per farlo hanno dovuto ragionare sul piano editoriale della rivista, definire il target a cui volevano rivolgersi e il registro da utilizzare per comunicare con i lettori, scegliere il tipo di carta, il formato e la foliazione della rivista in funzione dei contenuti da veicolare, realizzare testi, articoli, script di fumetti, infografiche e interviste, definire il progetto grafico e le gabbie di impaginazione, mettere in pagina i contenuti imparando a usare software libero per il desktop publishing, rileggere e correggere le bozze e finalmente produrre dei file conformi alle specifiche fornite da un service di stampa online, per produrre 24 pagine di buona editoria.
Per me è affascinante vedere il ''miracolo della redazione" ripetersi ad ogni nuova stampa: persone sconosciute che diventano gruppo, e uniscono le loro abilità individuali per realizzare un'opera collettiva dell'ingegno. Di fronte a questo miracolo, la sensazione è che la crisi dell'editoria sia soltanto la crisi di un vecchio modello editoriale basato sulla produzione di massa, e che la produzione artigianale su piccola scala di buona informazione locale, tematica e specializzata possa essere una strada percorribile per aprire nuovi spazi editoriali a tutti quelli che hanno qualcosa da raccontare, e vogliono farlo stampando una rivista per vivere del rapporto culturale ed economico che una buona redazione sa costruire con i suoi lettori.
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