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Gubi visto da Flaviano

Benvenuti!

Questo sito e' un contenitore di materiale vario senza nessuna organizzazione logica. L'artigiano di questa fabbrica di parole e' Carlo Gubitosa: scrittore compulsivo, sedicente ingegnere, appassionato di cause perse e tecnofilo cronico.

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La mia terra la difendo

La mia terra la difendo
Un ragazzo, una protesta, una scelta di vita

La mia terra la difendo

La rabbia e la speranza di un ragazzo che amava la sua terra. La storia di Giuseppe, il ventenne di Campobello di Licata che ha affrontato "il pregiudicato Sgarbi" con una telecamera, due amici e un pacco di volantini.
Carlo Gubitosa

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Guerra, razzismo, P2 e marchette: un atto d’accusa ai giornalisti VIP

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Se siete a caccia di pennivendoli famosi con le mani sporche di guerra, marchette, p2 e razzismo anziche' di inchiostro, questo e' il libro che fa per voi. Il consiglio e' disinteressato: io non ci guadagno niente sul venduto perche' mi pagano a forfait, lo dico per quelli che hanno problemi di schiena a tenere in mano un pesante tomo di Travaglio e vogliono qualcosa di piu' agile da leggere in bagno.
12 febbraio 2011 - Carlo Gubitosa

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Vent'anni di teleberlusconismo ci hanno reso un popolo mentalmente ritardato

Siamo più schiavi di quelli che hanno fatto le piramidi

Grecia, Tunisia e ora l'Egitto si ribellano a questo titanic dell'economia, dove la terza classe affoga senza scialuppe mentre in prima classe l'orchestrina dei media suona le trombe della propaganda. Cosa ci vuole per farci reagire?
31 gennaio 2011 - Carlo Gubitosa

Il teatrino della finta democrazia sta gettando la maschera: i nostri sistemi di governo sono più simili alle aristocrazie dell'800 che all'ideale di "governo del popolo" dell'antica Grecia.

E sono stati proprio i Greci i primi a ribellarsi, seguiti a ruota dai tunisini e ora anche dagli egiziani, che stanno rialzando la testa dopo anni di regime, registrando nell'intellighenzia ribelle nostrana solo un tiepido sostegno, a conferma che l'unica rivoluzione popolare accettabile per l'antisistema è quella fatta con garbo e buona educazione, senza scalmanarsi troppo e possibilmente passando per le procure e i talk-show televisivi.

Ma oggi più che mai è ben chiaro chi è il nemico che abbiamo davanti, e non si tratta di un nano pelato mafioso e massone con evidenti disturbi del comportamento a livello sessuale e relazionale. Il vero bersaglio per chiunque abbia a cuore la propria sopravvivenza e il proprio futuro è quell'intreccio trasversale e bipartisan di cricche, lobby, micropotentati e gruppi di potere che stanno spolpando l'Italia dall'interno, e gettano le basi per un probabile collasso sociale ed economico che ci porterebbe a scannarci tra di noi in una situazione simile a quella della Yugoslavia, dove altri cacicchi e signori della guerra hanno camminato sui cadaveri dei loro connazionali per costruire i propri personalissimi potentati economici.

Pensate davvero che gente pronta a trasformare i lavoratori in schiavi per il proprio tornaconto avrebbe scrupoli a farli diventare carne da cannone? Siete ancora così illusi sulla bontà, nobiltà, civiltà ed educazione di una casta che ha tenuto per le palle un'intera nazione a cavallo di due millenni? Non sentite echeggiare nell'aria la voce di Fantozzi che dice "com'è umano lei..." ad ogni ossequio riservato a queste bande di malfattori?

I traditori della patria che vanno messi in condizione di non nuocere prima di trascinarci in una guerra civile sono gli esponenti di quella nobiltà capitalista che vuole rubarci i soldi di tasca in mille modi, succhiando ogni centesimo prodotto dal nostro lavoro. Sono i banchieri ladri che ci hanno rubato i risparmi vendendoci carta straccia certificata da consulenti prezzolati e spacciata per investimenti sicuri, sono gli strozzini che mettono il cappio dei mutui al collo di chiunque sogni di dare un tetto alla propria famiglia, sono i padroncini di turno e le loro marionette piazzate in parlamento, che rubano i soldi delle nostre tasse e predicano il libero mercato attaccandosi alla tetta delle provvidenze statali, sono i potentati mercantili, quelli che ci truffano con i loro prodotti fuffa ogni volta che compriamo cose inutili, usiamo cellulari a tariffe demenziali, compriamo biglietti carissimi per trasporti scadenti, facciamo benzina a prezzi gonfiati, assicuriamo per cifre assurde macchine di cui non riusciremo mai a completare le rate. E sono anche i finti intellettuali antisistema che nel sistema ci sguazzano e ci vivono alla grande, pronti a storcere il naso col loro perbenismo ipocrita appena qualcuno si fa scappare un fischio, una pernacchia, un fumogeno, un graffito sui muri o un atto di ribellione non controllabile dalla retorica del ribellismo al caviale.

Li avete davanti agli occhi, sono tutti lì: Confindustria, massoneria, cartelli bancari e assicurativi, grandi capitali, partiti di governo e di finta opposizione, sindacati gialli e giallorossi, capi e capetti della finta alternativa, borghesucci a pancia piena incistiti nelle loro rendite di posizione. Li trovate dovunque, e li riconoscete facilmente perché sono vecchi, hanno il culo parato, non hanno mai avuto problemi di soldi e ostacolano con tutti gli strumenti a loro disposizione ogni possibile iniziativa dal basso.

Dopo aver spinto pietroni per secoli, e inghiottito bile durante l'oppressione, oggi gli egiziani si stanno finalmente ribellando a chiunque voglia negare il loro diritto di costruire liberamente il propro destino. E noi, che da rincoglioniti o da indignati restiamo comunque zitti e buoni davanti alla TV e ben lontani da piazze troppo rumorose e maleducate per i nostri gusti, stiamo dimostrando di essere mentalmente e culturalmente più schiavi dei loro antenati.

Non cercate ricette da proporre, ognuno faccia del suo senza aspettare guru, capi, leader o condottieri. Noi stiamo facendo una rivista dove abbiamo cacciato via a calci in culo i padroni, le banche, i partiti e la pubblicità, per un'editoria di alto profilo a dispetto della bassa tiratura. Voi rimboccatevi le maniche e fate anche voi ciò che sapete fare meglio. Poi scriveteci e noi lo raccontiamo.

Se proprio non sapete che fare, abbonatevi a Mamma! (www.mamma.am/abbonati) e magari leggendoci vi verranno in mente idee meravigliose. A me, per esempio, l'idea di questo articolo è venuta in mente guardando questa magnifica vignetta di Mauro Biani.

Vignetta di Mauro Biani

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