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Benvenuti!

Questo sito e' un contenitore di materiale vario senza nessuna organizzazione logica. L'artigiano di questa fabbrica di parole e' Carlo Gubitosa: scrittore compulsivo, sedicente ingegnere, appassionato di cause perse e tecnofilo cronico.

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La mia terra la difendo

La mia terra la difendo
Un ragazzo, una protesta, una scelta di vita

La mia terra la difendo

La rabbia e la speranza di un ragazzo che amava la sua terra. La storia di Giuseppe, il ventenne di Campobello di Licata che ha affrontato "il pregiudicato Sgarbi" con una telecamera, due amici e un pacco di volantini.
Carlo Gubitosa

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Guerra, razzismo, P2 e marchette: un atto d’accusa ai giornalisti VIP

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Se siete a caccia di pennivendoli famosi con le mani sporche di guerra, marchette, p2 e razzismo anziche' di inchiostro, questo e' il libro che fa per voi. Il consiglio e' disinteressato: io non ci guadagno niente sul venduto perche' mi pagano a forfait, lo dico per quelli che hanno problemi di schiena a tenere in mano un pesante tomo di Travaglio e vogliono qualcosa di piu' agile da leggere in bagno.
12 febbraio 2011 - Carlo Gubitosa

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Il lato oscuro di una compagnia che prima raccoglie i tuoi dati, poi impedisce ai tuoi amici di usarli dopo che hai voluto condividerli con loro.

Facebook ha preso in ostaggio i miei amici, ed e' la minaccia piu' grande alla sopravvivenza di internet come spazio aperto e collaborativo.

Parte una azione di Google contro il "protezionismo dei dati" su Facebook. Basta un click per aderire in forma aninima.
9 gennaio 2011 - Carlo Gubitosa

La schermata con la petizione promossa da Google per chiedere a Facebook l'apertura dei propri contenuti.

Da quando mi sono iscritto a Facebook, ho notato con preoccupazione che questo "buco nero informatico" tende ad attirarti e a intrappolarti al suo interno in tanti modi. Ad esempio i messaggi scambiati su Facebook sono consultabili solo accedendo a Facebook via internet, e non possono essere scaricati sul proprio computer, ne' e' possibile fare una copia di sicurezza di quei messaggi.

Ma il divieto piu' inquietante e' quello che impedisce agli utenti di esportare i dati della rubrica di amici per usarli con altri programmi (ad esempio Gmail o altri client di posta elettronica) oppure con altri dispositivi diversi dal computer (palmari, pda, smartphone o anche semplici elenchi stampati su carta).

Consapevole di cio', ogni volta che incontravo un caro e vero amico, gli ho spedito un messaggo di saluto tramite Google Mail scrivendo all'email che trovavo nel profilo facebook dell'amico. In questo modo Gmail ha memorizzato quegli indirizzi e mi permette di esportarli come mi pare e piace. Il problema e' che adesso ho quasi duemila contatti su Facebook, e mi piacerebbe esportare anche le informazioni di tutti, e non solo quelle dei "cari e veri amici" che ho gia' provveduto a salvare su Gmail.

L'esportazione dei dati relativi agli amici e' stata possibile per un po' di tempo con alcune applicazioni, ma Facebook le ha subito bloccate, e comunque queste applicazioni non sono mai riuscite a esportare le email, ma solamente il nome e il compleanno dei propri amici. Fino a poco tempo fa si poteva esportare la rubrica di Facebook usando un account Yahoo! o Windows Live, ma adesso nemmeno questi servizi riescono a recuperare i dati dei nostri amici.

In poche parole, la nostra agenda di contatti utilizzati per le nostre attivita' di socializzazione online e' attualmente ostaggio di Facebook, che usa il controllo dei nostri dati per aumentare il valore della propria azienda. Se Facebook tiene in ostaggio i nostri amici, per noi sara' impossibile usare altri servizi di social networking, e resteremo intrappolati su Facebook e costretti ad esporci ai suoi annunci pubblicitari che faranno gonfiare le tasche di questi ventenni con tanta tecnologia e poca cultura in testa, ragazzi cresciuti nell'era in cui internet e' diventata una giungla per aspiranti milionari dove vale la legge del piu' forte, ben diversa dallo spazio aperto e collaborativo che abbiamo imparato a conoscere negli anni '90, dove l'intelligenza collettiva della rete veniva condivisa in forma aperta per un gioco a somma positiva dove alla fine vincevano tutti.

Tim Berners-Lee, il "padre" del world wide web, ha fatto la fortuna di questo servizio proprio grazie ad uno standard aperto (l'HTML) che ha reso obsoleti come i dinosauri tutti i precedenti sistemi proprietari che gia' prima del WWW condividevano ipertesti su internet, ma a patto di far arricchire qualcuno. L'apertura dei contenuti, dei formati e degli standard ha fatto di Internet l'enorme laboratorio culturale globale che abbiamo imparato a conoscere.

Ripeto per spiegarmi meglio: l'apertura degli standard, dei formati e dei contenuti non e' stata soltanto una generosa scelta di chi ha inventato il WWW, ma anche la condizione necessaria e sufficiente per trasformare uno strumento universitario in uno spazio di conoscenza globale. (Maggiori informazioni le trovate sul mio libro "Hacker, Scienziati e Pionieri", disponibile anche online)

Pensate a che cosa sarebbe successo se Berners-Lee avesse chiesto dei diritti d'autore ogni volta che qualcuno scrive www: sarebbero apparse altre aziende con altri sistemi proprietari che avrebbero sviluppato il zzz o il qqq, spezzando la comunita' globale di internet in tante tribu' recintate dal diritto d'autore, dai brevetti e da tutte quelle cose che fanno gonfiare le tasche di qualcuni limitando l'accesso alla conoscenza di altri, e negando il diritto di condivisione di questa conoscenza.

Ebbene, oggi una di quelle tribu' che ha costruito un mondo a parte e' proprio Facebook, che ha preso in ostaggio i dati dei nostri amici per impedirci di andare altrove.

Non ho mai iniziato una catena di sant'antonio in vita mia, ma stavolta la posta in gioco e' troppo grossa. Facebook impedisce agli utenti di esportare le informazioni sui propri amici. In altre parole, FACEBOOK HA PRESO IN OSTAGGIO I TUOI AMICI, ovviamente in forma virtuale, e i dati relativi ai contatti che ti hanno accettato come amico possono essere usati solo DENTRO FACEBOOK.

Questo si sapeva anche prima, la novita' e' che adesso GOOGLE HA DECISO DI COMBATTERLI.

Basta cliccare su questo link DOPO ESSERSI AUTENTICATI SU GMAIL per aderire alla "petizione globale" di Google che vuole affermare un principio sacrosanto: I CONTATTI SONO I MIEI E CI FACCIO QUEL CHE MI PARE:

http://www.google.com/mail/help/contacts_export_confirm.html

 Una volta cliccato su questo link, scegliete con la spunta l'opzione:

"I want to be able to export my data from Facebook. Please register a complaint on my behalf over data protectionism. (Google will not pass on your name or email address.)"

Dopo aver fatto cio'. condividete questa nota, e sperate assieme a me che la forza dell'azienda numero uno sul web sia sufficiente per convincere l'azienda numero due a fare affari nel rispetto degli utenti, garantendo a me e a tutti i "cittadini" di Facebook l'accesso in formato aperto a tutti i contenuti che ho generato su Facebook (status, post, messaggi, foto, note e altro ancora) e a tutti i contenuti generati da persone che hanno voluto condividerli con me, come ad esempio i dati delle persone che hanno deciso di diventare miei "amici" su quel social network.

PS Speriamo che prima o poi anche Google si decida a permettere il download delle "chat history" di Gmail perche' attualmente tutte le registrazioni delle mie chiacchierate in tempo reale effettuate tramite la chat di Gmail sono intrappolate sui loro server.

[Aggiornamento: qualcuno mi ha fatto notare che da un paio di mesi a questa parte c'e' una nuova funzione "download your information" che permette di scaricare da Facebook i propri dati. La funzione si trova su Account -> Account Settings -> Download your information. Ho richiesto il download dei miei dati, e Facebook ha avviato la generazione di un file che ho scaricato in un secondo tempo dopo aver ricevuto un avviso via email.

Il primo problema che noto e' che non e' possibile scaricare dati in modo selettivo, ad esempio solo i dati dei propri contatti, o le foto di una determinata galleria. Se tra un mese avro'  trenta nuovi contatti e volessi esportare i loro dati, per farlo dovrei scaricare TUTTI I DATI CHE HO INSERITO SU FACEBOOK a partire dall'apertura del mio account.

Il secondo problema e' che nelle "mie informazioni" gentilmente fornire da Facebook non compaiono i miei "status", ne' i link segnalati, ne' i commenti che io ho scritto nelle discussioni avviate da altri amici, e questo tipo di azioni copre il 90% della mia attivita' su Facebook.

Il terzo problema e' che per i dati relativi agli amici Facebook fornisce SOLO UN ELENCO TESTUALE CON NOMI E COGNOMI in ordine alfabetico... niente compleanni, niente email, niente cellulari di chi ha inserito anche il proprio telefono nei dati del profilo.

40 mega di roba scaricata, compresi i video e le foto inseriti su Facebook, di cui avevo comunque una copia, per poi scoprire che mancano proprio quei 400k di dati che mi sarebbero preziosissimi per non dipendere da FB quando devo cercare il compleanno, l'email o il telefono di qualcuno che mi ha autorizzato ad accedere a quei dati.

Rinnovo l'invito a resistere con ogni mezzo possibile (Google compresa) al piu' grande "sequestro di persona" del ciberspazio, dove un ragazzino nemmeno trentenne ha pensato bene di sequestrare digitalmente 600 milioni di utenti.

Nel frattempo ho scoperto come salvare in un formato aperto (HTML) l'archivio storico delle proprie chat su Google Talk. La pagina con la ricetta si trova qui:

 http://digivorous.blogspot.com/2010/11/how-to-download-and-backup-your.html ]


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