Il galateo di Facebook in cinque punti
Cinque Regole di Buona Educazione da seguire su Facebook
Punto primo - AMICIZIA: se mi chiedi l'amicizia e non ci siamo visti negli ultimi due mesi, a maggior ragione se non mi conosci e vuoi ugualmente metterti in contatto con me, e' buona educazione accompagnare la richiesta di amicizia con un breve messaggio in cui spieghi chi (diavolo) sei e che (cavolo) vuoi.
Punto secondo - TAG: Non mettere la mia tag ad una foto che non mi ritrae o a un articolo che non mi nomina o a qualsiasi altro contenuto di cui non sono l'autore, il soggetto o il protagonista. Insomma metti la tag solo se c'entro qualcosa con quella roba e non come esca per attirarmi a leggere ogni cavolata che appendi in giro.
Punto terzo - APPLICAZIONI: Prima di invitarmi a giochetti, sondaggi, mondi virtuali e altre cacchiate fermati a pensare se anch'io godo della tua stessa quantita' di tempo da perdere. Poi fermati di nuovo e pensaci ancora. Poi fermati del tutto, non invitarmi e aspetta che te lo chieda io se proprio mi incuriosiscono le mucche digitali che appaiono nella tua bacheca.
Punto quarto - EVENTI: Prima di invitarmi ad eventi, presentazioni, cene di gala, concerti di beneficenza, aperitivi e serate letterarie, controlla sul mio profilo in che (cavolo) di citta' vivo e perche' (diavolo) dovrei prendermi la briga di organizzare un viaggio in un'altra citta' per eventi, presentazioni, cene di gala, concerti di beneficenza, aperitivi e serate letterarie. Se proprio insisti, mandami prima i soldi del biglietto ferroviario e ne possiamo parlare.
Punto quinto - GRUPPI: Prima di chiedermi l'adesione a gruppi di solidarieta', iniziative benefiche, raccolte firme, indignazioni pubbliche o ribellioni virtuali chiediti se l'appellificio in cui vuoi coinvolgermi puo' avere un'effettiva incidenza sulla realta'. Chiediti anche se Gandhi, Martin Luther King e Mandela avrebbero preferito firmare il tuo C@%%0 di appello anziche' farsi sparare o incarcerare per lottare nelle cose in cui credevano. Se la risposta e' no, forse hai sbagliato strumento per la tua lotta sociale.
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