Media e razzismo: stiamo precipitando
Chi mi scrive scommette che il risultato sarebbe cambiato se la domanda fosse stata "Il governo ha deciso di respingere perseguitati politici, bambini piccoli, donne incinte, aspiranti lavoratori...". Il tutto e' condito da una articolessa di Luca Ricolfi che esprime "dubbi" su alcuni dispositivi razzisti auspicati dal ministro Maroni, ma vorrebbe che la sinistra la smettesse di sognare per ammettere quanto e' bello e ragionevole chiudere le frontiere anche quando dall'altra parte non ci sono le alpi ma il mare aperto.
Ridolfi descrive i respingimenti in mare come "provvedimenti di puro buon senso, la cui unica funzione è di ristabilire quello che tutti i governi degli ultimi vent’anni avevano sbriciolato, ossia un minimo di deterrenza". Scusi Ridolfi, ma negli ultimi vent'anni non abbiamo avuto al governo per almeno sei anni lo stesso capo che sta promuovendo questi provvedimenti?
E come un peperone mal digerito, un rigurgito di scienza studiata troppo in gioventu' mi riaccende vecchi ricordi, di quando ci spiegavano che i sondaggi dove risponde chi vuole non hanno nessun valore perche' il campione non lo scegli tu, ma si sceglie da solo, e non puoi dire se e' uno specchio della popolazione oppure no.
Ma la frittata e' fatta, il veleno mediatico e' sparso sul web, e anche chi legge queste avvertenze non puo' fare a meno di essere condizionato dalle percentuali, che colpiscono il cuore e la mente di tutti, aizzano la rabbia dei razzisti e aumentano la paura degli antirazzisti. Se l'avvocato Agnelli fosse ancora vivo non avrebbe mai permesso queste cadute di stile sul suo giornale. La sua propaganda era molto piu' elegante e meno volgare.
Nel frattempo possiamo aderire alla campagna "Mettiamo al bando la parola Clandestino", ospitata sullo stesso portale (giornalismi.info) che fa da casa virtuale anche a Mamma!
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