Ci rivediamo in rete
Con questo articolo si conclude la mia collaborazione con il settimanale "Carta", iniziata nel lontano giugno 2005. Cambiano i tempi, cambiano le relazioni, cambia la rivista. E cambio pure io.
3 febbraio 2009 - Carlo Gubitosa
Non c'e' niente di eterno, nemmeno le rubriche sui giornali. Per questa ragione dalla prossima settimana non troverete piu' gli "appunti di viaggio" nel mondo dei media e della comunicazione nonviolenta che hanno scandito gli ultimi tre anni della mia vita e della vita editoriale di "Carta". In un mondo che cambia a ritmo frenetico non ci si puo' adagiare a lungo nell'abitudine e nelle formule, nemmeno quando sono vincenti, e per dare senso a quello che si fa c'e' bisogno di rimettersi in gioco continuamente. Ringrazio "Carta" per aver dato voce in questo lungo triennio alla mia ostinata convinzione in un altro giornalismo possibile. E ringrazio con affetto tutti quelli che hanno letto, segnalato, inoltrato e commentato le cronache con cui ho cercato di denunciare l'inquinamento culturale e mediatico che ci assedia in molte forme, provando nel frattempo a valorizzare canali di informazione alternativa, esperienze coraggiose, tecnologie a misura d'uomo e spazi di espressione che favoriscono la liberta' di pensiero e di coscienza anziche' calpestarla. Dalla prossima settimana questo osservatorio sulla comunicazione si sposta in rete - sulle pagine di www.giornalismi.info/gubi - dove gli appunti raccolti finora in questo spazio potranno trasformarsi in una conversazione aperta a commenti, contributi, segnalazioni e discussioni. A dispetto di un mercato editoriale che rende sempre piu' difficile la sopravvivenza di chi vuol fare giornalismo onesto, attorno a me vedo fiorire tanti progetti coraggiosi che uniscono la liberta' del ciclostile anni '70 alla potenza tecnologica del nuovo millennio. Iniziative che mischiano il giornalismo, la satira, il fumetto e la letteratura per reagire all'abbrutimento culturale e morale del paese con una comunicazione sociale efficace, diffusa e convincente. Alcune di queste esperienze le guardo da lontano, in altre sono direttamente coinvolto, ma per ognuna di esse cerchero' di realizzare un racconto attento e appassionato. A chi mi ha seguito fin qui lascio un invito: smettetela di leggermi e cominciate a scrivermi. L'indirizzo e' semplice - carlo [at] gubi.it - e di cose da fare ce ne sono tante. Anche nel giornalismo la liberta' e' partecipazione.
Commenti
Inserisci il tuo commento - 1 commenti