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Gubi visto da Flaviano

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Questo sito e' un contenitore di materiale vario senza nessuna organizzazione logica. L'artigiano di questa fabbrica di parole e' Carlo Gubitosa: scrittore compulsivo, sedicente ingegnere, appassionato di cause perse e tecnofilo cronico.

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La mia terra la difendo

La mia terra la difendo
Un ragazzo, una protesta, una scelta di vita

La mia terra la difendo

La rabbia e la speranza di un ragazzo che amava la sua terra. La storia di Giuseppe, il ventenne di Campobello di Licata che ha affrontato "il pregiudicato Sgarbi" con una telecamera, due amici e un pacco di volantini.
Carlo Gubitosa

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Guerra, razzismo, P2 e marchette: un atto d’accusa ai giornalisti VIP

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Se siete a caccia di pennivendoli famosi con le mani sporche di guerra, marchette, p2 e razzismo anziche' di inchiostro, questo e' il libro che fa per voi. Il consiglio e' disinteressato: io non ci guadagno niente sul venduto perche' mi pagano a forfait, lo dico per quelli che hanno problemi di schiena a tenere in mano un pesante tomo di Travaglio e vogliono qualcosa di piu' agile da leggere in bagno.
12 febbraio 2011 - Carlo Gubitosa

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Il sogno americano denudato dalle immagini

Le grandi foto di "Life" e i miei scatti artigianali

Ieri come oggi, il fotogiornalismo svela la realta' nascosta dietro la retorica.
20 novembre 2008 - Carlo Gubitosa

Famous image of African American flood victims lined up to get food & clothing fr. Red Cross relief station in front of billboard ironically extolling WORLD'S HIGHEST STANDARD OF LIVING/ THERE'S NO WAY LIKE THE AMERICAN WAY.  Location: Louisville, KY, US  Date taken: February 1937  Photographer: Margaret Bourke-White

Nel 1936, con lo slogan "vedere la vita, vedere il mondo", la rivista "Life" cavalcava le possibilita' offerte dalle nuove tecnologie di stampa per dar vita ad un nuovo genere di racconto che sarebbe stato ribattezzato "fotogiornalismo".

Fino al 1972, quando il dilagare dell'informazione televisiva ha trasformato i settimanali illustrato in un prodotto di nicchia, le copertine di "Life" hanno catturato le immagini piu' significative della storia statunitense, ospitando i lavori di giganti della fotografia come Alfred Eisenstaedt, di cui ricordiamo la foto del marinaio che bacia la crocerossina a Times Square nel giorno della fine della seconda guerra mondiale, Robert Capa (fondatore dell'agenzia fotografica Magnum assieme a Henri Cartier-Bresson nel 1947) o Margaret Bourke-White, che ha raccontato per immagini il cuore invisibile e sofferente dell'America che si nascondeva dietro la patina luccicante del sogno americano.

Una delle sue foto piu' simboliche e' quella scattata nel febbraio 1937 a Louisville, Kentucky, dove un gruppo di afroamericani colpiti da una inondazione si mettono in fila per una distribuzione di cibo e di vestiti della Croce Rossa, di fronte ad un cartello gigante sul quale campeggia una sorridente famiglia di bianchi che celebra "gli standard piu' alti di vita del mondo. Non c'e' nessuno stile di vita come quello americano"

Oggi questa immagine e tutte quelle apparse su "Life" sono consultabili liberamente grazie all'acquisizione fatta da Google di tutto l'archivio fotografico di questo storico settimanale, e riscoprire quella foto mi ha riportato alla mente uno scatto che ho realizzato qualche settimana fa a New York, che ripropone in chiave moderna il contrasto tra la grandezza dell'Impero Statunitense e la fatica dei suoi cittadini piu' umili che la Bourke-White ha saputo cogliere sicuramente meglio di me.

Di fronte alla crisi finanziaria galattica, perfino nel cuore dell'Impero Darth Vader e' costretto a chiedere l'elemosina per le vie di New York, proprio a due passi da Broadway e Times Square.

La mia immagine e' qui accanto, e non ha bisogno di spiegazioni. Non ho ancora idea di come potrebbe intitolarsi, avevo pensato a qualcosa tipo "la caduta dell'Impero", oppure "l'Impero in crisi", "l'Impero languisce ancora" oppure "la caduta di Darth Vader", o "la crisi e' in tutta la galassia". Si accettano suggerimenti.

Note: L'archivio fotografico di "Life" e' consultabile su
http://images.google.com/hosted/life
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