Il Vangelo nella discarica
Rinchiusi nelle nostre bolle di benessere, i poveri non ci sfiorano nemmeno se li abbiamo dietro casa. Meno male che c'e' qualcuno che si prende la briga di andarli a scovare per dargli voce, altrimenti la loro vita rimarrebbe avvolta dal piu' fitto mistero. Non e' tanto il prodotto, ma piuttosto il processo quello che mi interessa nel libro "Il Vangelo nella discarica", scritto dal comboniano Daniele Moschetti che ha dato il cambio ad Alex Zanotelli nella baraccopoli di Korogocho. Un processo iniziato con l'esperienza diretta di Daniele, trasformato in lettere circolari affidate periodicamente alla posta elettronica, lette da un ristretto gruppo di amici, poi intercettate da un piccolo editore e infine affidate alla distribuzione militante. Insomma un "antilibro", scritto in una stagione in cui si da' credito solo ai vip della penna che sfornano prodotti vendibili a colpo sicuro, parlano dai loro salotti anziche' dalla strada, alimentano i grandi colossi editoriali del paese e si affidano ai grandi supermercati del libro per incontrare i loro lettori. E ti verrebbe voglia di leggerne a decine, di questi libri di strada, nati dal basso e costruiti con un processo centrato sul messaggio culturale e non sulla vendita commerciale. Mi chiedo in quanti angoli del mondo ci sono storie eccezionali che rimangono in un taccuino anziche' viaggiare in rete, e quanto farebbe bene anche alla Chiesa Cattolica ingessata e impaurita il coraggio di raccogliere le voci degli ultimi. Quello della piccola editoria e' un processo aperto, nel quale ognuno di noi puo' trasformarsi in un lettore/promotore/diffusore di contenuti che non hanno diritto di cittadinanza nei grandi circuiti. Il libro e' "trainato" da testi di Zanotelli e Luigi Ciotti, e i suoi proventi saranno destinati alla comunita' di Korogocho. Ma tutto questo e' solo un incentivo superficiale per sguardi distratti, e non c'entra niente con le ragioni profonde per cui vale la pena avvicinarsi alle parole di Daniele: la cosa davvero importante e' scoprire che cosa diventa la "vita di parrocchia" in un posto dove c'e' un cesso ogni quaranta famiglie. E la lettura diventa un'esperienza di realta' piu' diretta e incisiva di qualunque reality show.
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