Il trionfo delle opinioni
Gli Stati Uniti hanno eletto un nuovo presidente, e si chiama Barack Obama. In occasione di un nuovo mandato elettorale la notizia da dare e’ questa, secca, asciutta e rispettosa della famosa regola delle “cinque W”: basta spiegare chi ha fatto cosa, quando, dove e perche’. Ma in queste elezioni che passeranno alla storia, i fatti hanno piu’ che mai ceduto il passo alle opinioni, e la notizia si e’ trasformata in un blob che rischia di fagocitare se stesso assumendo proporzioni colossali. Cerchiamo di ripercorrere alcune tappe dell’evoluzione di questo blob/notizia. Gli Usa hanno eletto un nuovo presidente, si chiama Barack Obama, e la notizia e’ che si tratta di un nero. Berlusconi ha detto che non e’ nero, ma che e’ abbronzato. L’opposizione si e’ indignata perche’ Berlusconi ha chiamato abbronzato un nero. Cicchitto ha detto che l’opposizione non ha senso dell’umorismo. Gasparri per dimostrare la tesi di Cicchitto si produce in uno show comico e dice che Al Qaeda e’ contenta del nuovo presidente. Le agenzie fibrillano e il caso esplode sui media internazionali. “Berlusconi l’ha fatto ancora” si legge nei commenti politici del New York Times online, e il fiorire di commenti a questa blobnotizia raggiunge ben presto numeri a quattro cifre. Nel frattempo Forattini disegna Bush che si trova l’america con un obama baby nel letto: “Sciagurata! Mi hai tradito con il maggiordomo negro!”, dice Bush, e Forattini diventa la notizia. Il coordinamento dei comitati di redazione della Poligrafici editoriale (Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno) si incazza e prende le distanze da forattini esprimendo “fermo e totale dissenso nei confronti della vignetta” pubblicata a reti unificate da tutti i quotidiani del gruppo. E l’ultima propaggine di questa muffa di notizie che si riproduce a ritmo vorticoso sono io, che cerco di riassumere tutto questo turbinio per dire in duemila battute quello che si potrebbe dire in tredici parole: gli Stati Uniti hanno eletto un nuovo presidente, e si chiama Barack Obama. Tutto il resto e’ fuffa: diffidate dai commentatori, dalle notizie che si gonfiano come la panna montata, e perfino da me.
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