Quando i patrioti della CAI fecero il miracolo
Esiste un principo fondamentale della sociologia nel rapporto uomo-donna, le ragazze fighe non si associano mai a comunisti e proletari e certamente sono troppo impegnate in altro per pensarla come loro.
E se vi sono capitati dei casi contrari state sicuri che si è trattato di una illusione ottica.
Del resto applicando la teoria della competitività di Porter al rapporto di coppia, tentativo che sto elaborando ormai da alcuni anni, da quando fedelmente possiamo osservare che la relazione sentimentale uomo/donna si è assimilata ad una funzione di "consumo", chi può consumare di più si becca le ragazze migliori... agli altri non restano che i sentimenti. (per fortuna)
Ci volevano i "patrioti" della CAI a risvegliare un sentimento proletario nel popolo delle bellone che affolla (o affollava) l'Alitalia distruggendo parzialmente la mia teoria o meglio assicurandomi che è perfettamente esatta. In questi giorni di passione mi sono dato alla visione delle foto pubblicate qua e la sui giornali e su internet che ritraggono i bei volti delle dipendenti di Alitalia in sciopero. Ce ne fosse una coi baffi perchè non può permettersi l'estetista, una normale oltre la 48 perchè non può permettersi il dietologo, una con le smagliature o col seno taglia 1/2 perchè il chirurgo estetico costa troppo, una con problemi gengivali perchè non si può permettere più il dentista, una coi polpacci da maradona perchè la macchina è rotta e lei non arriva manco alla seconda settimana del mese con lo stipendio, così deve raggiungere sotto la neve tutti i giorni il terminal B di Fiumicino a piedi dalla Magliana. ZERO.
La più brutta campeggiava accasciata dopo una giornata di sciopero con un cartello :" Silvio manderesti tua figlia a lavorare per € 600?" e a me sembrava tanto la figlia di Victoria Silversted.
E già chi la manderebbe sua figlia a lavorare per € 600 considerando che non arriverebbe nemmeno dal parrucchiere una volta alla settimana con quello stipendio?
Chiedetelo alle migliaia di donne che lavorano per € 600 euro al mese, magari part time cercando di sopravvivere al CAROTUTTO e barcamenandosi coi problemi della famiglia ogni giorno, quando il rapporto non si è "consumato" ed è arrivata la separazione.
Anche loro avrebbero diritto a protestare e pesantemente pure.....
Tuttavia in questa vicenda mi corre esprimere un lodevole apprezzamento alla tenacia mostrata dalle modelle di Alitalia e non perchè hanno combattuto per il loro diritto alla lampada almeno due volte a settimana, ma perchè sono state in grado, insieme ai loro colleghi, di dire no ad uno svuotamento delle loro condizioni di vita dietro il quale si nasconde una delle peggiori brutture dell'economia moderna: "la Bad Company e la New Company".
Alcuni raider del mercato italiani ci provano sempre.. il libero mercato in Italia è una grande chimera, esistono settori di economia in convenzione in cui si compra a quattro soldi dallo Stato, si gestisce fino allo sfondamento del proprio portafogli, si svuota la società o si lucra sulla negoziazione di titoli infischiandosene dell'insider trading e poi si butta tutto nel cesso; lavoratori compresi.
A fare l'imprenditore così è bravo pure Carlo Gubitosa.
Tanto per dirne tre:
1) il modello della Bad Company è funzionale solo al mercato bancario dove la tutela dei risparmiatori impone che in condizioni di insolvenza si faccia di tutto per garantire i depositi dei correntisti e degli investitori
2) il modello della Bad Company è funzionale solo al mercato bancario almeno in Italia, perchè l'attività bancaria non è soggetta alla legge fallimentare nel alla legge sulla amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi (Legge Marzano)
3) a fare la New Company coi soldi degli Italiani ci vogliono 5 minuti e non vedo perchè non possa partecipare pure l'ultimo dei pensionati di Caltanissetta piuttosto che una scelta cernita di Patrioti selezionati non si sa come.
Pur tuttavia a questi Patrioti va riconosciuto un merito quantomeno, aver fatto si che anche le modelle di Alitalia si riscoprissero proletarie quando si offre loro uno stipendio da 600 euro al mese.
Commenti
Inserisci il tuo commento - 1 commenti