Facebook SDK code

Gruppi di tematiche

Menu

gubi

RSS logo
Gubi visto da Flaviano

Benvenuti!

Questo sito e' un contenitore di materiale vario senza nessuna organizzazione logica. L'artigiano di questa fabbrica di parole e' Carlo Gubitosa: scrittore compulsivo, sedicente ingegnere, appassionato di cause perse e tecnofilo cronico.

Se ti piace quello che scrivo, puoi effettuare una donazione via Paypal cliccando qui sotto.

La mia terra la difendo

La mia terra la difendo
Un ragazzo, una protesta, una scelta di vita

La mia terra la difendo

La rabbia e la speranza di un ragazzo che amava la sua terra. La storia di Giuseppe, il ventenne di Campobello di Licata che ha affrontato "il pregiudicato Sgarbi" con una telecamera, due amici e un pacco di volantini.
Carlo Gubitosa

Chiedetelo in libreria

Propaganda d'autore
Guerra, razzismo, P2 e marchette: un atto d’accusa ai giornalisti VIP

Propaganda d'autore

Se siete a caccia di pennivendoli famosi con le mani sporche di guerra, marchette, p2 e razzismo anziche' di inchiostro, questo e' il libro che fa per voi. Il consiglio e' disinteressato: io non ci guadagno niente sul venduto perche' mi pagano a forfait, lo dico per quelli che hanno problemi di schiena a tenere in mano un pesante tomo di Travaglio e vogliono qualcosa di piu' agile da leggere in bagno.
12 febbraio 2011 - Carlo Gubitosa

Asocial Network

Link

View Carlo Gubitosa's profile on LinkedIn

Carlo Gubitosa

Create Your Badge

Carlo Gubitosa

Create Your Badge

  • stampa
  • segnala via email
  • GPlus

    Fb Button

    Twitter Button

    Follow Me on Pinterest

    Share on Tumblr

Televisione di stato e web di regime

16 settembre 2008

C'e' ancora spazio in RAI per un po' di pensieri liberi? C'e' chi pensa di si', e prova ad animare le comunita' virtuali e i forum del sito rai.it partecipando attivamente a dibattiti e discussioni. Quando poi i forum sono quelli di trasmissioni blasonate come Report o Anno Zero gli utenti si trasformano in mediattivisti agguerriti che cercano nelle loro trasmissioni di riferimento uno spazio dove poter superare la censura e ottenere un po' di visibilita' per contenuti scomodi. Ma la Tv di stato non e' ancora pronta a gestire in rete un servizio pubblico senza guardiani e censori, e un gruppo di naufraghi della navigazione "made in Rai" e' costretto a lanciare un disperato messaggio in bottiglia che raggiunge molti giornalisti tra cui il sottoscritto. "Siamo un gruppo di utenti dei forum RAI e stiamo per raccontarvi una storia di ordinaria censura": l'inizio e' tutto un programma, e il seguito del messaggio racconta della chiusura del frequentatissimo forum di Anno Zero "per dar spazio al più rassicurante blog", o allo spostamento negli angoli piu' nascosti dei forum di "Report" del dibattito sulla denuncia che ha colpito Milena Gabanelli e Paolo Barnard per un servizio tagliente sulle compagnie farmaceutiche, lasciando la prima sotto l'ombrello dei servizi legali RAI, e il secondo no. Il racconto prosegue con l'arrivo dei soliti "troll", utenti interessati alla polemica piu' che al confronto, capaci di avvelenare il clima anche sui forum di Tg3 Politica fino a provocarne la chiusura d'ufficio. L'errore di valutazione alla base di tutti questi problemi e' stato pensare che i forum Rai debbano essere necessariamente spazi liberi solo perche' realizzati con i soldi del canone. Molto meglio aprire spazi di dibattito in luoghi forse meno visibili, ma decisamente piu' liberi e orizzontali. Ma ora il danno e' fatto, e la chiusura dei forum ha spazzato via pagine e pagine di interventi, scritti, pensieri, senza che nessuno possa dire "ehi, ridatemi almeno le cose che ho scritto io!" Un consiglio a tutti i frequentatori di forum: prima di affidare ad altri le vostre parole, leggete bene il regolamento del sito in questione, e se permette ai "capi" di cancellare tutto senza preavviso andate altrove.

Powered by PhPeace 2.6.44