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Questo sito e' un contenitore di materiale vario senza nessuna organizzazione logica. L'artigiano di questa fabbrica di parole e' Carlo Gubitosa: scrittore compulsivo, sedicente ingegnere, appassionato di cause perse e tecnofilo cronico.

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La mia terra la difendo

La mia terra la difendo
Un ragazzo, una protesta, una scelta di vita

La mia terra la difendo

La rabbia e la speranza di un ragazzo che amava la sua terra. La storia di Giuseppe, il ventenne di Campobello di Licata che ha affrontato "il pregiudicato Sgarbi" con una telecamera, due amici e un pacco di volantini.
Carlo Gubitosa

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Guerra, razzismo, P2 e marchette: un atto d’accusa ai giornalisti VIP

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Se siete a caccia di pennivendoli famosi con le mani sporche di guerra, marchette, p2 e razzismo anziche' di inchiostro, questo e' il libro che fa per voi. Il consiglio e' disinteressato: io non ci guadagno niente sul venduto perche' mi pagano a forfait, lo dico per quelli che hanno problemi di schiena a tenere in mano un pesante tomo di Travaglio e vogliono qualcosa di piu' agile da leggere in bagno.
12 febbraio 2011 - Carlo Gubitosa

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Dagli Sgarbi quotidiani alla guerriglia mediatica

11 giugno 2008

Sgarbi show
Chi se li ricorda gli "Sgarbi quotidiani", le invettive piene di rabbia e di veleno lanciate contro i magistrati negli anni '90 dagli schermi Mediaset dalla voce del piu' discusso esperto di arte Italiano? Oggi quella violenza verbale e' tornata indietro a Vittorio Umberto Antonio Maria Sgarbi grazie a un gruppo di studenti che il 27 maggio lo ha contestato a viso aperto e a telecamere accese a Bologna durante un incontro in cui avrebbe dovuto parlare di arte. Lo scontro esplode per una semplice domanda: dopo la sentenza definitiva che ha condannato Sgarbi a 6 mesi e 10 giorni di reclusione per falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, non sarebbe meglio che si facesse da parte nella vita politica del Paese occupandosi di altro? La reazione tragicomica a questa domanda, e' stata consegnata all'occhio pubblico globale di Youtube: Sgarbi ricorda che anche Socrate e Gesu' sono stati condannati (dimenticando che il reato non era la truffa) e insiste con le accuse al giudice Caselli che gli sono gia' valse una condanna in Cassazione per diffamazione aggravata. Poi riscrive la storia e tira in ballo Andreotti ("assolto perchè innocente"), Enzo Biagi ("non è mai stato cacciato dalla RAI") e Montanelli ("un fascista che adorava Mussolini"). Nelle ultime sequenze del video le risate cedono il passo all'inquietudine quando compare un gruppo di poliziotti, la tensione si alza e Sgarbi diventa piu' aggressivo urlando "ladri" ai ragazzi che lo hanno ripreso "rubando la sua immagine". La contestazione a Sgarbi si e' ripetuta anche il 31 maggio, in un successivo dibattito a Cesena. I ragazzi coinvolti sono sempre gli stessi, e fanno capo al sito "Qui Bologna Libera", gemellato per l'occasione con gli amici di Beppe Grillo di Cesena. A questo punto e' ufficiale: nel nostro paese e' scoppiata una guerra civile mediatica, dove i cittadini muniti di telecamerine e internet hanno imparato a reagire al bombardamento mediatico delle televisioni del premier prendendo di mira politici pregiudicati. Se tutto questo si tradurra' in piu' scontri (anche fisici) o piu' democrazia, dipendera' dalle reazione dei potenti di turno a questi piccoli ma importanti "sgarbi quotidiani" dei mediattivisti.

Note: Info: www.quibolognalibera.net
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