Campagna: Mettiamo al bando la parola clandestino (e non solo quella)
- 233. Stefano Simoncelli
(2 giugno 2009)
(web, stampa, radio)
- 232. Giuseppe Cisterna - MT
(23 maggio 2009)
(web)
- 231. giorgia guarienti - VR
(20 maggio 2009)
(periodici)
- 230. Arturo Zilli - BZ
(20 maggio 2009)
(radio)
- 229. Serena Brinci - RM
(17 maggio 2009)
(web)
- 228. Domenico Bevilacqua - MC
(16 maggio 2009)
(web)
- 227. Marina De Angeli - MI
(16 maggio 2009)
(web)
- 226. Alfredo Bianco - BS
(15 maggio 2009)
(stampa) Ho già pubblicato tre anni or sono, con la collaborazione dell'Ass. alla P.I. di Brescia (Amm. Corsini) l'introduzione all'opuscolo "Qui nessuno è straniero" nella quale si leggeva:" Si vuole veicolare la fiducia nel primo punto del Preambolo alla Dichiarazione universale dei diritti umani:' Il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti uguali e inalienabili costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace del mondo". l'art.22 della stessa Dichiarazione recita:" ogni individuo ha diritto alla sicurezza sociale, nonchè alla realizzazione, attrAverso lo sforzo nazionale e la COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, dei diritti economici, sociali e culturali, indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità". Un sondaggio come quello effettuato da La Stampa è tendenzioso, perchè incompleto, e, inoltre, non chiede i motivi della preferenza per il respingimento...Non esistono clandestini, esistono anzitutto esseri umani in questo caso reduci da un Calvario ben immaginabile, e non solo da "integrare" ( la parola fa già violenza) ma da trattare con pari dignità rispetto ai detentori del potere economico, politico e militare. La cultura- affermava il filosofo e semiologo Backthin- la vera Cultura esiste solo sulle frontiere aperte.
- 225. ale sordi
(15 maggio 2009)
(stampa)
- 224. Daysi Locatelli
(14 maggio 2009)
(web)
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