Gruppi di tematiche

Segnalazioni

Quei manifesti del Partito democratico

Un aderente alla campagna, Giovanni Sabato, segnala un manifesto del Partito democratico affisso sui muri delle città italiane. Vi è scritto: "Berlusconi ancora una volta ha ingannato gli italiani: Raddoppiati gli sbarchi di immigrati clandestini". Sia il linguaggio sia il contenuto hanno molto a che fare con la nostra campagna. Riportiamo la lettera inviata da Giovanni Sabato al Pd
1 febbraio 2009

 

Salve,

vi segnalo un messaggio che ho inviato al PD riguardo ai manifesti
sugli sbarchi di «immigrati clandestini» affissi in questi giorni a
Roma, e immagino nel resto d'Italia.


Grazie e buon lavoro

Giovanni Sabato

 


--------------------------------------------------------------------------------

 

Il manifesto del Pd

Salve,

sono un giornalista aderente alla campagna «Mettiamo al bando la
parola "clandestino"», promossa da Giornalisti contro il razzismo, e
fra i cui sottoscrittori figura fra l'altro Youdem redazione web.
Riporto di seguito, dal sito della campagna
(http://www.giornalismi.info/campagne/index.php?id=3&id_topic=10), le
motivazioni per cui è importante evitare - fra gli altri - questo
vocabolo discriminatorio, e le alternative suggerite:

CLANDESTINO
Questo termine, molto usato dai media italiani, ha un'accezione
fortemente negativa. Evoca segretezza, vite condotte nell'ombra,
legami con la criminalità. Viene correntemente utilizzato per indicare
persone straniere che per varie ragioni non sono in regola, in tutto o
in parte, con le norme nazionali sui permessi di soggiorno, per quanto
vivano alla luce del sole, lavorino, conducano esistenze "normali".
Sono così definite "clandestine" persone che non sono riuscite ad
ottenere il permesso di soggiorno (magari perché escluse da quote
d'ingresso troppo basse) o a rinnovarlo, altre che sono entrate in
Italia con un visto turistico poi scaduto, altre ancora - ed è il caso
meno frequente - che hanno evitato sia il visto turistico sia le
procedure (farraginose e poco praticabili per ammissione generale)
previste per ottenere nei paesi d'origine il visto d'ingresso in
Italia. Spesso sono considerati "clandestini" anche i profughi
intenzionati a richiedere asilo o in attesa di una risposta alla loro
richiesta, oppure ancora sfollati in fuga da guerre o disastri
naturali. E' possibile identificare ogni situazione con il termine più
appropriato ed evitare SEMPRE di usare una definizione altamente
stigmatizzante come "clandestino".

ALTERNATIVE
All'estero si parla di "sans papiers" (Francia), "non-documented
migrant workers" (definizione suggerita dalle Nazioni Unite) e così
via. A seconda dei casi, e avendo cura che l'utilizzo sia il più
appropriato, è possibile usare parole come "irregolari", "rifugiati",
"richiedenti asilo". Sono sempre disponibili e spesso preferibili le
parole più semplici e più neutre: "persone", "migranti", "lavoratori".
Altre locuzioni come "senza documenti", o "senza carte", o "sans
papiers" definiscono un'infrazione amministrativa ed evitano di
suscitare immagini negative e stigmatizzanti.

Sebbene la campagna sia rivolta ai media, credo che agli stessi
principi debbano ispirarsi anche le iniziative di comunicazione di un
grande partito progressista e democratico come il vostro. Mi rammarico
quindi che, in uno dei poster affissi in questi giorni sulle promesse
non mantenute dal governo, siano citati gli sbarchi di «immigrati
clandestini».

Mi auguro che anche fra i responsabili della comunicazione del partito
si apra una riflessione su questi temi, per evitare in futuro il
ripetersi di simili infortuni.

 

Cordiali saluti

 

Giovanni Sabato

 

 

 

Powered by PhPeace 2.6.44