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Mamma! Pubblica in esclusiva la vera lettera del direttore della Luiss indirizzata al figlio

Figlio, scappa all'estero: qui mi sono gia' mangiato tutto io

Una generazione avvinghiata alle poltrone si mette a nudo. Celli rivela al suo rampollo gli orrori della gerontocrazia.
2 dicembre 2009 - Pier Luigi Celli (Magnifico rettore megamanager gran cav. uff. lup. mann.)

Figlio mio, scrivendoti una lettera pubblica non potevo sbilanciarmi, e quindi mi sono limitato a dire due cazzate genericamente meritocratiche approfittandone per vendicarmi dell'Alitalia, una delle poche aziende italiane che non mi ha preso come manager. Ma ora siamo tra noi, e con questa lettera privata posso parlarti chiaramente. Il tuo problema e' quello di vivere in una gerontocrazia dove io e quelli della mia generazione ci siamo mangiati tutto riempiendoci le tasche e mandando a puttane il paese.

Qui per giovani uomini come te non c'e' piu' spazio. Solo due specie sono adatte alla sopravvivenza in  questa giungla. Una siamo noi, i predatori dominanti, vecchi baroni incastonati nelle leve di comando a tutti i livelli con tre quattro stipendi e altrettante pensioni, avvinghiati alle poltrone con le unghie e con i denti. L'altra sono le nostre prede, carne da macello a cui succhiamo come vampiri lavoro, sudore, soldi e speranze: giovani rampanti di 20 anni usciti da lauree talmente brevi da essere istantanee, ragazzi nati precari che si possono comprare con un pezzo di pane e non hanno mai conosciuto il mondo in cui c'era lo statuto dei lavoratori, il lavoro fisso, la possibilita' di progettare il futuro. Vogliono solo sgomitare, e sanno lavorare gratis pur di non essere tra quelli che saranno licenziati il mese venturo.

Tutto questo non e' nato per caso. Ho dovuto fare cosi' per garantirti un futuro. Sono nel consiglio di amministrazione di Lottomatica, e ogni mese mi arrivano per la tua paghetta i soldi dei poveracci disperati che sognano una botta di culo alla lotteria, con il CdA della Hera stiamo trasformando l'acqua in una merce e il tuo esodo all'estero lo pagheremo gonfiando le bollette, dirigo la Luiss sfruttando il prestigio di questo marchio universitario per sfornare cloni di Tremonti e spiegare che l'unica economia possibile e' quella che fai quando la tua azienda e' al governo, lasciando alle anime belle le cazzate su Adam Smith, Keynes e Marx. Sono stato ai vertici dell'ENI dall'85 al '93 e all'Enel dal '96 al '98, e mi sono occupato di energia per lasciare in eredita' a te tanti bei soldini, e agli italiani un paese cancerogeno che dopo un quarto di secolo e' ancora fermo agli inceneritori e alle centrali nucleari.

Ho intinto il pane perfino nella privatizzazione della telefonia, quell'ex servizio pubblico che oggi fa tanti profitti privati. Per pagare il tuo Iphone di ultima generazione mi sono buttato a pesce prima su Omnitel e poi su Wind, prendendo per il culo tutto il popolo italano con prezzi gonfiatissimi e piani tariffari da esaurimento nervoso, escogitati da ragionieri psicotici per truffare il prossimo. E tutto questo, bada bene, con una laurea in sociologia, senza che nessuno abbia mai certificato una mia competenza in materia idrica,
telefonica, economica o energetica.

Oggi Wikipedia mi definisce come "narratore e saggista", e hanno ragione: a me piace scrivere, sono uomo di lettere e d'arte, e forse la cosa migliore che ho fatto e' stata difendere Luttazzi quando mangiava merda finta in televisione e io ero il direttore della Rai. Ma in questa italia meschina e corrotta ho dovuto corrompermi anch'io per non sprofondare. Per difendere te e il tuo futuro all'estero mi sono occupato per anni di cose che odiavo, accumulando soldi e cariche prestigiose solo per garantirti un futuro e salvarti da gente come me.


Ma ora tutto e' compiuto. Tu potrai vivere all'estero tranquillo e io restero' in Italia a godermi la tua fuga da questo buco nero devastato  dalla mia generazione di razziatori, che ha spolpato il paese dall'interno come un tumore.

Per chi sara' rimasto fuori dai giochi e non avra' vie di fuga o patrimoni familiari provero' una solidale e umanissima compassione, che mi fara' sentire piu' buono e anche un po' di sinistra. Ma noi saremo salvi. Tu pero' scappa all'estero, che qui c'e' poco da scherzare. Per chi non vuol essere preda e non sa essere predatore sono in arrivo tempi davvero bui.

Con cordiale affetto. Tuo padre.

Statua di San Precario

 

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