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Questo sito e' un contenitore di materiale vario senza nessuna organizzazione logica. L'artigiano di questa fabbrica di parole e' Carlo Gubitosa: scrittore compulsivo, sedicente ingegnere, appassionato di cause perse e tecnofilo cronico.

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La mia terra la difendo

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Un ragazzo, una protesta, una scelta di vita

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La rabbia e la speranza di un ragazzo che amava la sua terra. La storia di Giuseppe, il ventenne di Campobello di Licata che ha affrontato "il pregiudicato Sgarbi" con una telecamera, due amici e un pacco di volantini.
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12 febbraio 2011 - Carlo Gubitosa

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Una crociata contro l'umidita'

La muffa e' del demonio, la candeggina e' di Dio

Cosa fare quando scopri con orrore che i vestiti che avevi amorevolmente custodito nello zaino si ricoprono di batuffolini bianchi nati a tua insaputa?
30 giugno 2007 - Carlo Gubitosa

Sembra un pezzo di gorgonzola, ma e' un portamonete in pelle. Appena abbassi la guardia le muffe ripartono all'attacco...

Santo Domingo e' il regno dell'umidita': te la trovi dappertutto, e impregna libri, vestiti, zaini. Oggi stavo mettendo in ordine le mie cose per trasferirmi nell'appartamento definitivo dove abitero', e ho scoperto una maglietta di cotone piena di macchie verdastre: l'invasione degli ultracorpi era appena iniziata. Il resto e' stato un susseguirsi di attacchi di panico ad ogni scoperta di muffe che avevano invaso le mie proprieta'.

Ho iniziato a sentirmi in colpa (si', quel maledetto senso di colpa cattolico che ci ha marchiato a fuoco dal catechismo delle elementari, obbligando la nostra psiche a pretendere la perfezione da ogni nostra azione) per aver lasciato alcune cose nello zaino per mesi, ma lo zaino e' traspirante, e le muffe non erano colpa del mio povero Ferrino da 100 litri che mi accompagna da anni. Il 99% delle cose e' rimasto intatto, e alcune macchie di muffa sono comparse solo sui guanti e sul cappello di lana che mi sono portato appresso (non ridete per l'idea dei guanti ai caraibi, New York e' a poche ore di volo e magari a Natale un giretto ci sta bene, solo che li' fa molto freddo in quel periodo).

Col senno di poi la dinamica dell'incidente e' molto chiara: la moquette nell'armadio a muro assorbe l'umidita' e l'umidita' genera funghi e muffe che poi proliferano sullo zaino a partire dalle zone a contatto con il pavimento dell'armadio a muro attaccando i tessuti piu' predisposti.

L'elenco dei danni tutto sommato e' confortante: le muffe non hanno distrutto niente, un paio di sacchetti di stoffa che uso per avvolgere le scarpe odorano un po' di muffa, guanti e cappello non sono irrimediabilmente compromessi, un maglioncino di lana leggero nello zaino aveva un po' di muffe in superficie e il resto era a posto, senza nemmeno l'odore di muffa. (Aggiornamento: mentre scrivevo ho dato una ricontrollata e ho trovato in una tasca dello zaino il mio portafogli di pelle completamente ricoperto dalla muffa, e dentro pure le banconote erano ammuffite! Fortunatamente pecunia non olet, nemmeno se puzza di muffa)

Il primo istinto e' stato quello di mettere nel freezer le cose che puzzavano di muffa, sperando che il freddo uccidesse qualsiasi forma di vita intenzionata ad installarsi nei miei vestiti. Poi ho ritrovato la calma e sono andato a consultare l'oracolo della verita', lo spirito guida del nostro mondo tecnologico, la biblioteca universale elettronica, il distillato del sapere planetario, insomma sono andato su Google, per verificare la correttezza della mia teoria termodinamica delle muffe e scoprire altri rimedi per combattere la mia guerra personale contro quei maledetti batuffolini bianchi.

Lezioni di vita imparate con Google dopo l'invasione delle muffe

1) Le muffe amano luoghi umidi e bui, armadi a muro, vestiti di lana.

2) Ora ho capito perche' nelle case che ho visto qui non ci sono armadi ma solo stanze arieggiate con scaffali destinate al deposito dei vestiti (la circolazione d'aria previene le muffe, cassetti e ante creano microclimi pericolosi) e perche' tutte le lavatrici hanno l'asciugatrice (provate a far asciugare un vestito in un ambiente col 70% di umidita' e sentirete una musichetta brasiliana: sono le muffe che fanno il trenino per festeggiare il banchetto).

3) Le cose vanno riposte negli armadi solo se sono ben asciutte.

4) Se dietro l'armadio passano i tubi dell'acqua fredda questo favorisce le muffe perche' il freddo fa condensare l'umidita' dell'aria che nutre le muffe.

5) Negli armadi di case umide e' meglio lasciare accesa una lampadina a basso consumo: la luce uccide le muffe!

6) Last but not least, Le muffe sono uno strumento del demonio. A sostegno di questa affermazione c'e' un intero brano del deuteronomio dedicato alla lotta contro l'impurita' delle muffe. Lo riporto qui di seguito:

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Deuteronomio, capitolo 13, versetti 47,59

Muffa che rende impuri i vestiti

47 Quando macchie di muffa compaiono su vestiti di lana o di lino, 48 su stoffe o su manufatti di lana o di lino, su pellami od oggetti di cuoio, 49 se queste macchie sono verdastre o rossastre, si tratta di muffa che si deve far esaminare al sacerdote. 50 Il sacerdote, dopo averla esaminata, conserva per una settimana sotto chiave l'oggetto colpito. 51 Il settimo giorno rifà l'esame: se la macchia si è estesa sull'oggetto, si tratta di una muffa che non si può eliminare: l'oggetto è impuro. 52 Il sacerdote brucia allora il vestito, la stoffa, il manufatto in lana o in lino, o l'oggetto in cuoio. Poiché non si può eliminare la muffa, l'oggetto dev'essere distrutto con il fuoco. 53 Ma se, esaminandolo, il sacerdote costata che la macchia non si è estesa sull'oggetto, 54 ordina che quest'oggetto si lavi e sia rimesso sotto chiave per un'altra settimana. 55 Quando farà un altro esame, dopo questo lavaggio, se vede che la macchia non ha cambiato aspetto, anche se non si è estesa, l'oggetto è dichiarato impuro. Allora, si deve bruciarlo, sia che la parte corrosa si trovi sul diritto o sul rovescio dell'oggetto. 56 Ma se, esaminandolo, il sacerdote costata che la macchia è diventata pallida dopo il lavaggio, si limiterà a tagliare la parte colpita del vestito, della pelle, della stoffa o del manufatto. 57 Se, in seguito, la macchia ricompare sul vestito, sulla stoffa, sul manufatto o sull'oggetto di cuoio, si tratta di una muffa che si sviluppa di nuovo. Allora l'oggetto colpito viene bruciato.
58 Quando si è lavato un oggetto colpito da muffa, vestito o stoffa o manufatto od oggetto di cuoio, e la macchia è scomparsa, bisogna lavarlo una seconda volta perché sia puro.
59 Queste sono le prescrizioni riguardanti le macchie di muffa che compaiono su vestiti di lana o di lino, su stoffe, su manufatti, su oggetti di cuoio; queste istruzioni permettono di dichiarare puro o impuro l'oggetto colpito.

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Come interpretare questo passaggio? Personalmente la mia traduzione pratica di questi consigli di lotta alle muffe e' la seguente:

Ai tempi del deuteronomio si cercava di salvare a tutti i costi i vestiti con macchie di muffa perche' per fare un pezzo di stoffa al telaio ti facevi un culo cosi'. Non e' il nostro caso, e quindi se un vestito ha un macchione di muffa che fa diventare rosso o verde il bianco allora per il nostro mondo consumista e' morto. Ma cosa fare quando succede qualcosa tipo i miei guanti, il mio cappellino e il mio maglione di lana, che avevano dei batuffolini superficiali di muffa che ora ho eliminato semplicemente sbatacchiandoli un po', e che ora hanno solo l'odore di muffa e microrganismi pronti a rimettersi in azione? Il deuteronomio ci viene incontro anche su questo, e a me sembra che questo passaggio voglia dire in breve "lava a piu' riprese e tieni sotto osservazione all'aperto i vestiti che hanno avuto muffe: se la muffa si riforma il tessuto e' ormai compromesso: brucialo e disintegralo per toglierti almeno la soddisfazione di aver ucciso le muffe".

Ho scoperto anche che la parola ebraica "muffa" e' stata spesso tradotta in italiano con "lebbra", e da questo particolare si aprono nuove ipotesi su come hanno fatto Gesu' e San Francesco a stare in mezzo ai lebbrosi senza ammalarsi: magari alcuni non erano malati di lebbra, ma solo "ammuffiti", poveri, sporchi, con vestiti marci addosso, e per riscattarli da quella loro condizione bastava che qualcuno li aiutasse a lavarsi, a cambiarsi i vestiti, ad asciugare l'umidita' dalle ossa, a ritrovare la loro dignita' quando tutti li credevano pezzenti malati e impuri.

Detto questo passiamo ad analizzare le strategie di contrattacco.

Altri rimedi contro le muffe trovati in giro (tutti da verificare):

- Latte1: Per togliere la muffa da tessuti molto delicati (lana, seta, ecc.), immergerli nel latte molto caldo. Sciacquare subito con acqua fredda. Procedere poi al normale lavaggio.

- Latte2: Per togliere le macchie di muffa dai tessuti. Immergete il tessuto nel latte bollente e lasciatelo in ammollo finche' il latte si sara' raffreddato. Sciacquatelo e asciugatelo al sole.

- Cotone/pelle: Versate sulla macchia succo di limone e sale fino, poi fate sciugare l'indumento al sole ed aria aperta. Se l'indumento è di pelle, passate sulla macchia acqua e alcool in quantità uguali. (Mia variante: non avevo alcool in casa e quindi ho prima sciacquato il portafogli con abbondante acqua, poi gli ho gettato sopra un po' di acqua di colonia sperando che l'alcool in essa contenuto uccida l'odore e le muffe).

- Sono in commercio prodotti che uccidono le muffe. In alternativa si può usare una soluzione di acqua e candeggina al 10% (1 parte di candeggina e 9 parti di acqua).

- Per togliere l'odore di muffa dalla biancheria lavare con candeggina (meglio se candeggina delicata)

- Per togliere l'odore di muffa da colorati o lana disinfettare versando una mezza bottiglia di
Lysoform in lavatrice, con un ciclo breve e con acqua appena tiepida.

- Per combattere le muffe si possono aggiungi nell'armadio delle bustine di silica-gel (attenzione ai bambini! sono tossiche), che assorbono l'eccesso di umidita'. Le bustine si riciclano ponendole in un recipiente metallico, nel forno per qualche minuto oppure gettale e comprane di nuove. C'e' anche un kit costituito da un contenitore plastico, contenente presumibilmente silica-gel o un sale igroscopico, che con l'uso si riempie di acqua, e' venduto nei supermercati.

- Arieggiare il piu' possibile l'abitazione e i mobili.

- Muffa su carta e libri: Il seguente è un rimedio che non sempre funziona, ma data l'assenza di rischi nel trattamento, vale sempre la pena provare. Cospargete la macchia di muffa con Maizena. Lasciate agire per alcuni giorni (in luogo ben arieggiato) prima di rimuoverla con molta delicatezza.

- Per togliere l'odore di muffa si puo' lavare in lavatrice usando ammorbidente al posto del sapone con un ammollo di un paio di ore. Dopo l'ammollo fare il normale ciclo di lavaggio.

- Lavare a ripetizione con asciugatura prolungata al sole e' molto efficace per togliere l'odore di umidita' dai vestiti.

- Se si tolgono le spore con uno straccio non lasciarlo a contatto con altri vestiti perche' contaminerebbe pure quelli.

- Se la muffa ha fatto funghetti che si vedono a occhio nudpo (batuffolini bianchi come quelli che ho trovato io) pulire il tessuto muffoso con carta assorbente inumidita con alcool, perche' l'alcool assorbe l'acqua. Non usare uno straccio perche' trasporteremmo le spore. E' meglio usare pezzi di carta da buttare dopo la pulizia di ogni pezzo muffoso.

- Ci sono prodotti antimiotici liquidi e in polvere, che si possono usare dopo aver pulito i pezzi muffosi.

- Ci sono prodotti commerciali che eliminano o prevengono il cattivo odore nei tessuti e sono costituiti da sostanze chimiche antibatteriche e fungicide. Se non si dispone di questi prodotti la forma migliore di togliere il cattivo odore e' arieggiare i vestiti. Ci sono asciugatrici moderne che hanno cicli casuali di aerazione per eliminare il cattivo odore nei vestiti.

- Usare aceto al posto dell'ammorbidente vale in generale e secondo me vale anche per togliere l'odore di muffa, perche' su molti siti ho visto l'aceto come rimedio consigliato per togliere l'odore di muffa negli armadi.

State in guardia: le muffe si annidano anche in casa vostra, sono dei devastatori silenziosi che si appropriano delle vostre magliette piu' care e dei vostri capi di abbigliamento preferiti. Non perdete altro tempo, stampate questa dichiarazione di guerra alle muffe e andate a sterminarle ovunque si vadano a nascondere. La mia vendetta per lo spavento subito sara' quella di lanciare una crociata antimuffa globale per dichiarare la guerra permanente a chiunque invada la privacy dei nostri vestiti.

Tutto cio' premesso, vado a togliere la roba dal freezer.

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